A 35 anni dalla creazione del personaggio ideato da John Wagner e Carlos Ezquerra, e a 17 dall'uscita della trasposizione con Sylvester Stallone, la carismatica figura del Giudice Dredd tornerà ad amministrare, a modo suo, la giustizia, nel film della Lionsgate. Proprio Wagner ha rilasciato una lunga intervista a L.A. Times, in cui ha esplorato vari temi legati al suo personaggio, cambiato nel corso degli anni, e ha elencato tre elementi che lo rendono ottimista verso il nuovo film.

Riflettendo sui tuoi tanti anni con Dredd, come pensi sia cambiata la tua o la sua visione del mondo? La sua voce risuona allo stesso modo nella tua mente?
Originariamente si trattava di un personaggio decisamente bidimensionale, un mezzo per una condotta estrema in una società estrema, più robotico che umano. Oggi è più caratterizzato, più umano, un uomo capace di introspezione, di mettere in dubbio le sue stesse certezze. Ancora non lo definirei un personaggio tridimensionale – perderebbe qualcosa se lo fosse. Ha bisogno di quell'aspetto robotico della sua personalità. Ma è un uomo che può dire: "Si, ho sbagliato. Ho fatto un errore. Mi dispiace".

Hai rivisto il film di Stallone del 1995 recentemente? E la tua visione è cambiata rispetto al momento dell'uscita?
La mia opinione non è cambiata, anche se dopo la mia visione iniziale non ho più visto il film da quando è uscito. Hanno raccontato la storia sbagliata – non aveva molto a che fare con il personaggio di Dredd per come lo conosciamo. Non credo che Stallone fosse un cattivo Dredd, anche se sarebbe stato meglio se non avesse rivelato il suo volto. Semplicemente era Dredd nella storia sbagliata. Però invidio il loro budget. Buona parte della CGI era molto buona, così come la ri-creazione della Angel Gang e il robot. Il robot in realtà proveniva da una storia di Pat Mills e non apparteneva a Dredd, ma sembrava buono. Se il soggetto avesse riguardato personaggi come loro il film avrebbe avuto più successo.

Il nuovo film sembra molto diverso da quello del 1995 – non c'è Rob Schneider in giro stavolta. Raccontaci tre specifici elementi sul progetto che ti rendono ottimista.
Il soggetto riguarda Dredd e il suo mondo. E' impossibile coprire ogni aspetto del personaggio e della sua città – forse quello era uno dei difetti del primo film; hanno provato a fare molto ed è finita che hanno concluso poco. Il mondo di Dredd consiste nel semplice lavoro di giudicare – giustizia istantanea in una violenta città del futuro. Mi piacciono gli attori, hanno fatto un buon cast e interpreteranno bene la parte. Olivia Thirlby è perfetta come Anderson, la giovane giudice psi. Conferisce al personaggio una toccante vulnerabilità. Karl Urban non rimuoverà il suo elmetto e non bacerà la sua compagna.

Dredd uscirà il 21 settembre 2012 negli USA.