Le risposte sono vicine: lunedì prossimo Johnny Depp scoprirà l’esito della causa contro il Sun e l’azienda di Rupert Mordoch, la News Group Newspapers, alla luce delle accuse di Amber Heard risalenti ad alcuni anni fa.

Nonostante il rapporto tra le due celebrità sia stato al centro della cronaca negli ultimi mesi, il processo è in realtà dovuto a un articolo pubblicato dal tabloid ad aprile 2018. Il pezzo, firmato da Dan Wotton, è ancora disponibile ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso a causa del suo titolo, ora modificato.

GONE POTTY – How can JK Rowling be ‘genuinely happy’ casting wife beater Johnny Depp in the new Fantastic Beasts film?

Il titolo originale chiedeva come facesse J.K. Rowling a essere “sinceramente felice” di aver scelto un “picchiatore/aggressore di mogli” nel nuovo film di Animali Fantastici (adesso il titolo è cambiato per riferirsi più propriamente a una “presunta violenza“).

Nonostante si tratti di questioni private che in apparenza esulano dal mondo nel cinema, il processo ha in realtà una valenza fortemente collegata a Hollywood. Gli esiti per quello che è stato definito come il processo per diffamazione più importante del 21° secolo su suolo inglese arriveranno lunedì 2 novembre alle 11:00 del mattino.

Perché si tratta di un giudizio tanto importante? Semplicemente, dopo anni di voci, dichiarazioni e testimonianze relative a fatti e questioni private, questa è la prima volta che il turbolento rapporto tra Johnny Depp e Amber Heard viene portato all’attenzione della legge. Ciò significa che qualunque sia il risultato, la carriera di uno di due potrebbe risentirne.

Sia Depp che Heard, infatti, sono al momento entrambi legati a due franchise particolarmente redditizi per la Warner Bros. Pictures: da un lato Animali Fantastici e dall’altro l’universo DC. Il caso vuole, tra l’altro, che entrambi siano impegnati sui rispettivi set proprio in questo momento: l’attore è arrivato sul set del film fantasy pochi giorni fa, mentre l’attrice dovrebbe esser stata chiamata da Zack Snyder sul set delle riprese aggiuntive della Snyder Cut negli Stati Uniti.

Ma partiamo dall’inizio, al primo campanello d’allarme sul set di Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar.

johnny depp pirati dei caraibi

La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno nel pieno delle riprese del quinto Pirati dei Caraibi, a marzo 2015: a causa di una ferita riportata alla mano, Johnny Depp era stato costretto a far mettere in pausa la produzione.

All’epoca in Australia con l’attore c’era anche Amber Heard e in quell’occasione Depp riferì di essersi amputato la punta di un dito chiudendo una porta a soffietto. Nel corso del processo l’episodio è stato raccontato nel dettaglio durante la testimonianza di Malcolm Connolly, la guardia del corpo di Johnny Depp, che ha corretto la versione dei fatti.

Connolly ha spiegato alla corte di essersi inventato la storia della porta a soffietto perché Depp “voleva proteggere la produzione e perché voleva proteggere, per qualche motivo, la persona che l’aveva aggredito“. La persona in questione sarebbe stata proprio Heard. Stando a quanto raccontato da Depp in aula e poi confermato da Connolly, in seguito a un litigio la donna gli avrebbe scagliato contro una bottiglia di vodka che gli avrebbe tranciato la parte alta di un polpastrello.

Heard ha negato in tribunale la versione di Depp, spiegando di essere stata picchiata quella sera e che Depp si sarebbe ferito da solo sbattendo ripetutamente un telefono contro il muro.

I crimini di Johnny Depp

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A dicembre 2017, poco dopo la diffusione della prima immagine del sequel di Animali fantastici e dove trovarli, i social furono tempestati di messaggi di odio rivolti alla Warner Bros, a J.K. Rowling e alla produzione per aver deciso di continuare il rapporto di collaborazione con l’attore dopo le accuse di violenza domestica mosse da Amber Heard.

Su twitter, per protesta, nacque addirittura l’hashtag #TheCrimesOfJohnnyDepp ispirato al titolo del secondo film della serie (I crimini di Grindelwald). 

Il polverone costrinse J.K. Rowling a prendere le difese dell’attore con la seguente dichiarazione:

Quando Johnny Depp è stato scelto per interpretare Grindelwald, ho pensato che sarebbe stato fantastico. Tuttavia, quando è stato il momento di girare il suo cammeo nel primo film, la stampa ha cominciato a scrivere storie sul suo conto che hanno preoccupato me e tutte le persone più coinvolte nella lavorazione del franchise.

I fan di Harry Potter si sono posti domande legittime e dubbi sulla nostra decisione di continuare a lavorare con Johnny Depp. Come già detto da David Yates, abbiamo naturalmente considerato la possibilità di un recasting e capisco perché alcuni siano rimasti sorpresi e arrabbiati che non sia successo.

L’enorme comunità di grande sostegno nata attorno a Harry Potter è stata una delle più grandi gioie della mia vita. Personalmente, l’incapacità di poter trattare l’argomento apertamente è stata difficile e talvolta dolorosa. Tuttavia, gli accordi garantiti per proteggere la privacy di due persone, entrambe decise a portare avanti la propria vita, vanno rispettati.

Sulla base della nostra comprensione delle circostanze, io e i produttori siamo pertanto decisi a prestare fede alla nostra decisione di casting, ma anche sinceramente felici che Johnny interpreti un personaggio chiave nei film.

Ho adorato scrivere le prime due sceneggiature e non vedo l’ora che “I Crimini di Grindelwald” arrivi al cinema.

Accetto che alcuni non saranno soddisfatti dalla nostra scelta per l’attore che dà il titolo alla pellicola, ma alla coscienza non si comanda. All’interno del mondo della fantasia e all’esterno di esso, tutti dobbiamo fare quello che crediamo sia la cosa giusta.

Le polemiche, in realtà, non si calmarono, proseguendo fino all’uscita del film a più di un anno di distanza.

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Il processo

Le udienze si sono tenute nel corso di tre intense settimane a luglio 2020 a Londra. In tutti questi mesi il giudice ha dovuto assistere a ore e ore di materiali video, audio, trascrizioni e testimonianze per rispondere a una semplice domanda: Johnny Depp è stato giustamente definito dalla stampa come un uomo violento nei confronti di sua moglie? È stato legittimo definirlo “wife beater”?

Al vaglio qui non ci sono le dipendenze da alcol e droga dell’attore, la presunta falsa testimonianza di Amber Heard, le sue crisi da disturbo bipolare o tutto ciò che ha costellato il loro breve ma turbolento rapporto. Al vaglio c’è una sola questione: Johnny Depp ha davvero picchiato sua moglie?

Per dimostrarlo Sasha Wass QC, avvocato di NGN e rappresentante di Heard, ha chiamato a raccolta una serie di testimoni che hanno fornito il loro punto di vista sulla relazione tossica tra i due attori, relazione che sarebbe sfociata in effettiva violenza da parte di Depp nei confronti dell’allora moglie.

Wass ha sostenuto che “senza alcun dubbio” Depp ha abusato di sua moglie in modo sistematico. “La definizione di ‘picchiatore’ è assolutamente veritiera” ha detto alla corte.

Heard ha sostenuto di aver vissuto numerosi momenti di panico nel corso della sua relazione con Depp a causa del suo alcolismo e di uso di sostanze stupefacenti che lo trasformavano nel “mostro”, si è sentita per più giorni “ostaggio” dell’attore, è stata picchiata, pestata a sangue e addirittura violentata. Ha mostrato alla corte foto dei suoi lividi, delle ferite, di capelli che le sarebbero stati strappati dallo scalpo con la forza, ha raccontato di aver dovuto rinunciare a rapporti d’amicizia con altri uomini, vestiti scollati e addirittura a film a causa della gelosia del compagno. In totale ha raccontato di esser stata vittima del “mostro” in almeno 14 occasioni. 

Quello a cui punta il giornale è dimostrare che, sulla base delle probabilità, l’articolo fosse accurato viste le prove di tutta una serie di episodi di violenza.

Eppure, come sottolineato dall’avvocato di Depp, quando è stato il momento di dichiarare di aver assistito a effettiva violenza da parte dell’attore, nessuno dei testimoni è stato in grado di farlo. Il motivo? Nessuno ha effettivamente assistito ai numerosi e presunti attacchi. Tutti eccetto una persona: Whitney Henriquez, sorella di Amber. 

 

 

Heard ha raccontato alla corte di un episodio in cui Depp, dopo averla colpita più volte in viso, avrebbe poi rivolto l’attenzione verso sua sorella, cercando di spingerla giù dalle scale. Heard sarebbe stata allora costretta a colpire Depp per difenderla, macchiandosi di un unico atto di violenza nei suoi confronti. Henriquez ha corroborato la versione dell’attrice, confermando che Depp avrebbe commesso violenza su sua sorella. Ha poi sostenuto che Amber non ha mai mostrato atteggiamenti violenti, a dispetto di quanto sostenuto dall’accusa e da Depp stesso.

A quel punto è arrivato il colpo di scena: il legale di Depp ha chiesto alla corte di osservare un video in cui Whitney Henriquez lasciava intendere di esser stata picchiata dalla sorella in un’altra occasione, confessione avvenuta durante un reality show. Henriquez in aula ha smentito precisando che si fosse trattato di un litigio verbale, ma l’avvocato di Depp ha invitato il giudice a ritenere la sua testimonianza “inaffidabile”, giungendo alla conclusione che il cosiddetto “incidente delle scale” era la sola occasione in cui “un essere umano ha assistito” a della violenza di Depp nei confronti di Heard.

Nel corso dell’arringa finale, il legale di Depp, David Sherborne, ha commentato che la decisione di fare causa al Sun non è stata una questione di soldi, ma di riscatto personale. Da quando sono cominciate le accuse di violenza, Depp è finito nell’occhio del ciclone e la cosa ha messo a rischio la sua partecipazione a un franchise come quello di Animali Fantastici e ad altri progetti.

“Quando dico che ha perso tutto, intendo dire che per lui la reputazione è tutto. Qui non si parla di soldi, ma di riscatto”.

Quella che Depp cerca di difendere, secondo Sherborne, non è tanto la carriera, quanto la sua reputazione. Essere ritratto come un uomo violento è stata per lui la goccia che ha fatto traboccare il vaso dal momento che, a detta sua, la persona violenta nel rapporto sarebbe stata proprio sua moglie.

Prima ancora della fine dell’arringa dell’accusa, Heard è apparsa all’esterno del tribunale per tenere un discorso con occhi lucidi e la voce spezzata davanti alla stampa, confermando la veridicità delle sue deposizioni e rimettendo la sua fiducia “nella giustizia inglese“.

Dopo aver ottenuto un’ordinanza restrittiva nel 2016 e raggiunto il divorzio, volevo solo andare avanti con la mia vita” ha commentato. “Non ho fatto partire io questa causa e, nonostante la sua importanza, avrei preferito non essere qui in tribunale. È stato incredibilmente doloroso rivivere la rottura del mio rapporto, sentire messe in discussione i miei intenti e la mia verità, e assistere alla condivisione dei dettagli più traumatici e intimi della mia vita con Johnny in aula e in tutto il mondo“.

 

 

È finita? Non proprio.

Il processo per diffamazione inglese avrà una controparte americana. Depp ha infatti fatto causa direttamente a Heard per la somma di 50 milioni di dollari per un articolo pubblicato dall’attrice sul Washington Post che, stando all’attore, gli sarebbe costato il ruolo di Jack Sparrow dal franchise di Pirati dei Caraibi. Il titolo: “Amber Heard: Ho parlato di violenza sessuale e ho fatto i conti con l’ira della nostra cultura. Serve un cambiamento”.

Nella lettera aperta scritta per il Post, Heard sosteneva di essere diventata “una figura pubblica vittima di abuso domestico“. Pur senza fare nomi, era chiaro a chi l’attrice si stesse riferendo. Le udienze si terranno l’anno prossimo in Virginia.

 

Johnny Depp e Amber Heard: cronologia degli eventi

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  • Johnny Depp e Amber Heard si conoscono nel 2009 sul set di “The Rum Diary – Cronache di una passione”;
  • Dopo una lunga frequentazione si sposano nel 2015 nel corso di una cerimonia privata;
  • Il 23 maggio 2016 Heard chiede il divorzio un anno dopo accusando Depp di violenza domestica;
  • A gennaio 2017, dopo mesi di voci di corridoio, indiscrezioni e notizie filtrate su tabloid e giornali, Heard ritira le accuse e riceve 7 milioni di dollari da Depp, che promette di donare in beneficenza;
  • A dicembre 2017, dopo le polemiche relative al casting di Johnny Depp, J.K. Rowling interviene a difesa dell’attore;
  • Ad aprile 2018 esce l’articolo del Sun che mette in discussione il coinvolgimento di Depp nel franchise di Animali Fantastici;
  • A giugno 2018, Depp decide di fare causa al Sun;
  • A dicembre 2018 Amber Heard scrive il pezzo sulla violenza domestica per il Washington Post;
  • A marzo 2019, Depp decide di fare causa a Amber Heard per 50 milioni di dollari.

 

 

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