In una lunghissima intervista con Slashfilm realizzata durante il Comic-Con di San Diego, il regista Jose Padilha ha svelato diversi interessanti dettagli su RoboCop, l'atteso remake con Joel Kinnnaman, Samuel L. Jackson e Michael Keaton.

Di seguito trovate i passaggi più rilevanti:

Perché un remake di Robocop e perché ora?
Non penso che il mio film sia un remake di RoboCop, perché penso che non sia un film rifacibile. Quando sento la parola RoboCop penso solo al primo film, penso che quel film abbia molte scelte di regia coraggiose che hanno funzionato. Alcune erano scelte estetiche, come l'uso della violenza. E anche tutte le pubblicità delle multinazionali che prendevano in giro le multinazionali e il modo in cui si relazionavano con la società. […] Sono tutte cose che non possiamo ripetere oggi, per me si tratta più di esplorare le idee filosofiche alla base del concetto di RoboCop. Se lo si confronta a quello che sta accadendo oggi ci si rende conto che siamo sempre più vicini all'avere un RoboCop per strada. Abbiamo droni, possiamo ingaggiare battaglie da lontano con intere nazioni. Possiamo uccidere persone senza nemmeno correre un rischio. Nel futuro non avremo nemmeno droni, perché i droni sono pilotati da qualcuno e quindi se un drone facesse un errore, si potrebbe sempre risalire alla persona che ha preso quella decisione. In futuro avremo dei robot con una intelligenza artificiale, e a quel punto se un robot nel mezzo del deserto spara a un ragazzino in mezzo a un mucchio di terroristi, di chi è la colpa? Non c'è alcun essere umano lì.

Ecco perché serve un umano lì dentro.
Ma non c'è. E a quel punto di chi è la colpa? La compagnia che l'ha fabbricato? L'esercito che lo ha ordinato? La compagnia che ha sviluppato il software? La legge e l'etica non si applicano a un'azione effettuata da un robot. Questi sono concetti che vengono dibattuti nei circoli filosofici proprio in questi anni, perché si sa che accadrà. La guerra nel Vietnam è finita perché morivano i soldati, ma oggi questo problema potrebbe non porsi più, non ci saranno soldati in guerra. Tutto questo era implicito nel Robocop originale, era qualcosa di molto avanzato per l'epoca, non era molto semplice rifletterci su. Sembrava una follia. E così noi abbiamo deciso di fare un film ambientato nel 2026 nel quale l'America utilizza i robot in guerra in giro per il mondo ma non può utilizzarli per schiacciare il grilletto negli USA, per motivi legali. Questa compagnia sta perdendo moltissimi soldi, perché non può vendere robot a casa. Come si aggira la legge? Piazzando un uomo nella macchina, rendendo la macchina umana. Ecco quindi che ci sono le base per esplorare ciò che mi interessa realmente in questo film: una discussione etica, politica e filosofica che abbia un significato per l'umanità. Tutto questo avviene nella mente di un personaggio a Detroit: Alex Murphy si chiede se ha realmente ucciso un ragazzino o no, chi ha sparato, se lui o il robot nel quale è stato messo. Abbiamo quindi cambiato un elemento base rispetto al primo film, in modo da poter esplorare questo genere di idea: Alex Murphy nell'originale non era lì quando diventava Robocop. Ritorna pian piano, ma all'inizio non c'è. Ma siccome la compagnia deve fingere che ci sia un uomo che prende le decisioni nel suo robot, nel nostro film Alex si sveglia e scopre di essere un robot: "Che diavolo sono diventato? Voglio morire, non voglio fare queste cose. Come parlo a mia moglie?" C'è quindi una dimensione drammatica nel film che riflette le domande filosofiche che emergono nella mente del personaggio.
L'altra cosa che succede nel film è che parlano di lui come fosse una bottiglietta di Coca Cola. "Se lo facciamo più luccicante pensate che al pubblico piacerà un po' di più?" – Lo vediamo diventare un vero e proprio prodotto, lo fabbricano in varie versioni, fanno dei focus group e cose del genere. A un certo punto nasce un conflitto tra la parte umana e la parte meccanica, dentro di lui, e quando questo conflitto inizia si teme che possa esserci un malfunzionamento, ed è una cosa che la compagnia non può permettersi.

Molte persone hanno criticato le prime immagini dell'armatura.
Mi limito a dire: guardate il film. Rispetto molto Robocop, è per questo che facciamo questo film. Posso assicurarvi che Robocop è Robocop. Le foto che avete visto… sono più di quello che credete di aver visto, ma non voglio rovinare la sorpresa. C'entra tutto il processo di marketing nel realizzare Robocop, quindi ci saranno più versioni del personaggio.

Il primo film ottenne un rating X. Che rating avrà questo film?
Come detto, non voglio fare lo stesso film. Per quanto mi riguarda il rating non è importante, ottenere un rating R non è il mio obiettivo principale. Stiamo esplorando elementi filosofici e drammatici, questa è la cosa importante. Ci saranno molti omicidi e morti davanti alla macchina da presa, quindi non so come andrà a finire, ma non è il mio ruolo. Ho girato il film nel migliore dei modi. Nessuno mi ha impedito di girare il film come volevo.

Il film verrà riconvertito in 3D?
non lo so. Non ne ho idea, ve lo assicuro. Non posso controllare se lo riconvertiranno in 3D o meno, ma sappiate che io l'ho girato in 2D.

Ho saputo che avete sviluppato un nuovo tipo di steadicam per questo film. Perché?
Perché Robocop è collegato con le videocamere a circuito chiuso in giro per la città, e per mostrare il suo punto di vista. Ma di solito le steadicam sono lente nel girarsi, mentre la testa degli umani si gira rapidamente. Così abbiamo creato una nuova steadicam molto rapida nei movimenti, è completamente nuova ed è il punto di vista di RoboCop. Servivano quattro persone per manovrarla. Il punto di vista di RoboCop è molto importante per la storia e lo usiamo molto nel film, perché per controllarlo i suoi creatori monitorano quello che vede lui con i suoi occhi, e ovviamente con una sorta di realtà aumentata, perché Robocop ha molti sensori e può percepire per esempio se una persona è nervosa perché suda.

 

 

 

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Ecco, a seguire, la sinossi:

RoboCop si svolge nell'anno 2028 e il conglomerato multinazionale della OmniCorp è il fulcro della tecnologia robotica. I loro droni stanno portando gli Stati Uniti d'America alla vittoria di ogni guerra in cui sono coinvolti e, ora, puntano al mercato interno. 

Alex Murphy è un marito devoto, un padre e un valido poliziotto impegnato a contenere l'ondata di criminalità in atto a Detroit. Dopo essere rimasto gravemente ferito nel corso del suo lavoro, la OmniCorp impiega il suo avanzatissimo know-how in materia di robotica per salvargli la vita.

Ritorna per le strade della sua amata città dotato di nuove, strabilianti abilità, ma si troverà costretto a fronteggiare delle problematiche mai affrontate prima da nessun uomo.

Potete votare il vostro BAD Hype nella nostra scheda. Il film uscirà il 7 febbraio 2014 negli USA.