Dati Tecnici

  • Mission Impossible
    AVC, 1080/24p, 2.35:1
    Audio:
    1.0 Dolby Digital: Portoghese
    5.1 Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo
    5.1 DTS HD Master Audio: Inglese
    Sottotitoli: Inglese Italiano Svedese Danese Norvegese Finlandese Olandese Francese Spagnolo Portoghese
     
  • Mission Impossible 2
    AVC, 1080/24p, 2.35:1
    Audio:
    2.0 Surround Dolby Digital: Portoghese
    5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo
    5.1 DTS HD Master Audio: Inglese
    Sottotitoli: Inglese Italiano Svedese Danese Norvegese Finlandese Olandese Francese Spagnolo Portoghese
     
  • Mission Impossible 3
    Mpeg 2, 1080/24p, 2.35:1
    Audio:
    5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Spagnolo Ceco Russo
    Sottotitoli: Spagnolo Turco Olandese Italiano Portoghese Inglese Greco Arabo Croato Polacco Ungherese Ceco Russo Ucraino Islandese Ebraico
    3 dischi (2 dischi 50gb, 1 disco 25gb)
  • Region free
  • Cofanetto (Amaray edizioni sciolte)
  • Prodotto da Paramount, distribuito da Universal.
  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, SP (solo Mission Impossible 3)

Film

Mission Impossible è diventato un franchise cinematografico affermato nell'arco degli anni, rilanciato recentemente da Protocollo Fantasma, da qualche mese nei cinema di tutto il mondo. Tuttavia forse non tutti conoscono le origini di questa serie, che provengono invece dal piccolo schermo, oltre quarant'anni fa, in un periodo dove le spy stories spopolavano ogni dove grazie al successo planetario di 007 al cinema e in libreria. Tra i tanti serial, Mission Impossible, creato da Bruce Geller, offriva una visione più credibile della spia, fatta da missioni svolte con un gruppo scelto, anziché da un super uomo in solitaria e di travestimenti che ne è diventato nel tempo uno dei marchi di fabbrica, proprio come i messaggi autodistruggenti che il leader del gruppo Jim Phelps, interpretato da un iconico Peter Graves, riceve e lo informa di ogni missione. La serie, che nelle prime stagioni aveva come tema comune la guerra fredda, vide un calo vertiginoso degli ascolti associabile, probabilmente, alla situazione in Vietnam e lo scandalo Watergate, che hanno provocato un dissapore nel popolo americano verso un sistema nel quale aveva perso fiducia, motivo per cui la serie abbandona la tematica della guerra fredda per focalizzarsi solo su criminali locali, distorcendo non poco quello che era da sempre il background di questi prodotti. Dopo l'inevitabile chiusura, la serie ebbe un ritorno di fiamma sul finire degli anni '80, sempre con Peter Graves al timone del cast. Fu di breve durata quest'incursione, che finì nei due anni seguenti, decretando la parola fine per un franchise che ormai sembrava fuori posto e fuori tempo massimo. Ma è proprio da qui che inizia la svolta inaspettata, che cambierà per sempre il volto del franchise: dalla seconda metà degli anni '90 Hollywood riscopre l'amore per l'action spionistico, la cui nuova linfa vitale proviene proprio da colui che ne è sempre stato il simbolo, 007, che con Goldeneye rilancia completamente la sua immagine in un mondo senza più la guerra fredda con uno stile che galvanizza e attira il nuovo pubblico che fin ora non l'aveva mai conosciuto. Questo porta a una corsa delle case di produzione a ripescare tutti quei prodotti che negli anni '60 rivaleggiavano con la spia di sua maestà. Tra i tanti, Mission Impossible ebbe la fortuna di attrarre l'interesse di una delle star più remunerative ed apprezzate di tutto il mondo, Tom Cruise, che da sempre fan della serie, decide di investirci sopra con la sua casa di produzione Cruise/Wagner, diventandone anche il protagonista. A differenza dei concorrenti che si rivelarono prodotti ampiamente dimenticabili, Avengers Agenti Speciali su tutti, Mission Impossible grazie alla regia firmata da Brian De Palma (Scarface), un cast enorme che vanta nomi come Jon Voight e Jean Reno, ma soprattutto una sceneggiatura firmata David Koepp, diventa uno degli incassi più redditizi di sempre in quegli anni, superando il record d'esordio di Terminator 2 e quella della prima settimana di Jurassic Park, con un incasso mondiale di oltre 450 milioni, per un budget di 80 milioni. Un successo commerciale, ma anche di critica, rende oggi il film di De Palma un vero must per gli appassionati e lega la star Tom Cruise indissolubilmente al marchio tanto quanto il tema musicale di Lalo Schifrin. Indubbiamente, con un successo di questo tipo, inevitabile un sequel, che cambia completamente registro stilistico, affidato questa volta a John Woo, uno dei più apprezzati registi d'azione di Hong Kong, famoso per i suoi film con Chow Yun-Fat e i suoi esordi americani con John Travolta nei film Broken Arrow e Face/Off. Mission Impossible 2 probabilmente segna l'apice ipertrofico non solo per il regista di Hong Kong, ma anche per Tom Cruise, in un film che trae la sua forza da un estetismo viscerale, fatto di ralenti, sparatorie infinite, esplosioni e acrobazie che spesso sfiora i limiti, se non superandoli, dell'improbabilità. Seppur vero che ha diviso non poco i fan della serie, il film supera gli incassi del precedente e diventa una delle produzione di maggior successo del 2000 con un incasso di quasi 550 milioni per un budget di 125 milioni. Quando lo star power di Tom Cruise inizia a cedere, l'attore e produttore decide di tirare fuori nuovamente il suo Ethan Hunt per un terzo Mission Impossible, affidato questa volta a J.J. Abrams, qui alla sua prima esperienza cinematografica. L'apprezzamento di Cruise verso il serial di Alias, serie firmata da Abrams, lo convince che sia la persona giusta per dirigere questo terzo episodio. Il film risulta essere proprio nello stile di Abrams, non solo nell'estetica fatta di lens flare, contrasto elevato e regia dinamica, ma anche nella sceneggiatura che punta particolarmente sui sentimenti e sull'umanità mai esplorata del personaggio di Hunt. Ciononostante il film non tradisce le origini impostate dal serial e dal primo film, con un cast che vanta nomi come Laurence Fishburne e Philip Seymour Hoffman, non riscuote il successo sperato, diventando il primo flop del franchise che ne decreta lo stop per altri 6 anni. Ora con l'uscita di Protocollo Fantasma, la serie non è mai stata così popolare ed apprezzata da critica e pubblico, diventando il più grande incasso della carriera di Cruise, ma anche della serie stessa.

Video

In occasione dell'uscita cinematografica di Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, la trilogia originale ritorna in una nuova edizione Home video HD, per la terza volta, in un cofanetto denominato Extreme Trilogy. E' bene fare subito chiarezza sulla faccenda: questa edizione di mission: impossible è la terza ad uscire in HD sul territorio mondiale, ma è la prima, escludendo il terzo film, ad arrivare in Italia e parte dell'Europa. In occasione dell'uscita di Mission Impossible 3 in home video nel 2006, nel doppio formato Blu Ray e HDDVD, anche i due precedenti film ricevettero le loro edizioni HD nei due formati poc'anzi citati. Tuttavia, a causa della giovane età dei supporti HD, molti dei film Paramount nei due formati finirono in un limbo per molti anni, tra cui proprio la trilogia di mission impossible, eccetto il terzo film che arrivò anche da noi nel 2009. Proprio sul finire del 2011, la Paramount decise di realizzare anche le edizioni Europee e non solo di quei titoli che non avevano mai lasciato gli Stati Uniti nel formato HD, tra cui i primi due Mission Impossible. In un certo senso abbiamo avuto fortuna ad essere stati scartati, perché questo ci ha permesso di avere una nuova edizione dei primi due film, quindi non una semplice ristampa, che vanta un encoding tutto nuovo e più efficiente. Il cofanetto Extreme Trilogy si presenta in una stampa lenticolare con scritte e disegni embossed, molto gradevole, il cui interno sono riposti i film in tre amaray distinti, ognuno in un disco singolo da 50 gb, eccetto MI-3 che è in un disco da 25 gb. Mission Impossible fu girato nel classico 35 mm Panavision Anamorfico, il master utilizzato per questa edizione proviene da un vecchio telecine di un interpositivo. Dei tre film questo è quello che presenta il maggior numero di problemi, dovuti non solo a un girato difficile, ma anche a un master e un trasferimento ormai obsoleti, schiacciati dal peso degli anni e dalle tecniche digitali odierne. E' caratterizzato da un rumore finissimo di consistenza metallica che imperversa in tutto il quadro, la definizione generale è a dir poco altalenante, con problemi notevoli nella messa a fuoco. Le sequenze scure o al buio, come l'introduzione al film o il briefing sull'aereo, si fanno impastate e poco definite, il meglio però lo offrono alcuni primi piani che mostrano dei buoni incarnati, a volte notevoli, ma i campi medi e lunghi affogano nel rumore e nelle sfocature dell'anamorfico o di una messa a fuoco dubbia. La stabilità del quadro è buona, ma in alcuni punti le oscillazioni diventano un vero problema, in parte dovute al telecine, ma anche a problemi nell'esposizione che in più punti pulsa forsennatamente. Le sequenze della rapina alla CIA, con i suoi corridoi bianchi, mostrano senza pietà tutti i problemi possibili come quello della rumorosità poco sopra citata, che nei panning orizzontali impasta tutti i dettagli. Colorimetricamente tenue, come sempre si può notare una venatura rosata, tipica degli IP, il contrasto è buono, ma i bianchi a volte risultano lievemente bruciati, il livello del nero sufficientemente bilanciato da non affogare mai il quadro ne a renderlo fangoso più del dovuto. A completare il tutto sono gli innumerevoli segni di peli, bruciature, spuntinature bianche e nere a grande quantità. Insomma un quadro tutt'altro che idilliaco, ma per fortuna non sono state operate scelte estreme, come l'uso di filtri digitali che avrebbero dato il colpo di grazia definitivo. Considerando che i problemi della messa a fuoco provengono dal girato e che alcune sequenze hanno elementi di compositing che limitano la definizione generale, quello che si presenta è in pratica il miglior modo di fruire l'unico master disponibile di questo film, che alla visione è più che superiore ad una proiezione in sala dell'epoca, ma indubbio che, alla terza edizione sarebbe stato gradito un master totalmente nuovo, anche se, nonostante i problemi, è lungi dall'essere un disastro. A differenza della prima edizione in Blu-Ray, questa vanta un econding in AVC su un disco da 50 gb, ben superiore alla prima in Mpeg 2 su un 25 gb e meglio anche dell'HDDVD da 30 gb in VC-1. Anche Mission Impossible 2 venne girato in 35 mm Panavision Anamorfico. A differenza però del primo film, la situazione è assai più rosea, nonostante sia anch'esso un vecchio telecine da interpositivo. La definizione delle texture infatti è quasi sempre di ottimo livello, con grande risalto nelle frequenze più alte. Quadro molto contrastato, dal croma caldo brillante, caratterizzato da una buona dose di rumore più o meno fine accentuato dal tipo di trasferimento, in molti punti diventa grossolano ed estraneo alla fotografia dove nei panning dei campi lunghi nella panoramica su Sydney, impasta gli elementi sullo sfondo. Il contrasto eccessivo tende a rendere i neri un po' più schiacciati del previsto, benché non inghiottono dettagli utili, impasta alcuni segmenti della sequenza notturna in Spagna. Spesso e volentieri i primi piani risaltano notevolmente dettagliati con degli incarnati porosi e piuttosto naturali. La stabilità del quadro è ottima, non si notano oscillazioni degne di nota, ma non è esente dai soliti problemi di spuntinature e peli. Si può scorgere, dai campi medi in poi, un uso lieve di Edge Enhancement che limita il dettaglio fine e rende più evidente il rumore. Nel complesso il risultato è di ottimo livello, ma come nel precedente, un nuovo master avrebbe limitato alcuni dei problemi ed esaltato i dettagli nascosti. Anche in questo caso, la nuova edizione encodata in AVC è ben superiore alla precedente in Mpeg 2 e all'HDDVD in VC-1, regalandoci una compressione del tutto invisibile evitando di creare ulteriori problemi. Totalmente differente invece la situazione per Mission Impossible 3, girato prevalentemente in 35 mm Panavision Anamorfico, ma con segmenti in Super 35 Arriflex per la sequenza dei mulini a vento e in digitale Sony CineAlta HDC-F950 a 1.9K, il tutto in un master digitale (Digital Intermediate) a 2K. Come facilmente intuibile, il terzo film nasce nel pieno della produzione digitale, quindi il master che ne consegue è al cento per cento quello che è stato voluto e girato. La definizione delle texture eccezionale, gli incarnati porosi trasudano dettagli finiti e molto taglianti, come tutto il resto delle trame dei vestiti e degli altri materiali. La fotografia è perfettamente riconoscibile negli altri girati di Abrams, caratterizzata da un contrasto estremo che rende la colorimetria brillantissima e vivida. La sequenza del salvataggio a Berlino è un esplosione di blu brillante, che, visti i quadri precedenti, non può che stupire in positivo. Il contrasto rende il nero assoluto, ma non interferisce con la composizione della scena, quindi nonostante l'abbondanza di scene scure, il bilanciamento del contrasto è perfettamente calibrato da non inghiottire elementi utili, ma risalta la tridimensionalità della composizione. Non mancano alcune segmenti fuori fuoco o molto dinamici nelle scene d'azione, cosa che il regista ci ha ben abituati. Come era facilmente prevedibile, il terzo film risplende nell'eccellenza come ha sempre fatto in questi anni, reso ancora più evidente con il confronto con i capitoli precedenti. A differenza però dei primi due film, questa riedizione è solo una ristampa per il terzo film, che infatti mantiene il suo encoding in Mpeg 2 su un disco da 25 gb. Benché l'edizione HDDVD, mai arrivata in Italia, vanti un encoding lievemente migliore in VC-1, questa edizione in Mpeg è comunque trasparente nella compressione generale, non intacca la natura del quadro, riproducendo la grana fine e tutti i dettagli del quadro in modo naturale.

Audio

Nella tradizione Paramount, tutte le tracce doppiate sono encodate in Dolby Digital a 640 kbps in 5.1, mentre la lingua originale Inglese in un DTS HD Master Audio in 5.1, eccezione fatta per il terzo film, che essendo proveniente da un periodo precedente l'affermazione dello standard delle compressioni lossless, presenta la traccia originale in Dolby Digital a 640 kbps, proprio come le edizioni precedenti dei primi due film ma arrivati in Italia. Nel complesso, le tracce doppiate si presentano molto bene, il mix risalta bene i dialoghi rendendoli chiari e molto puliti e gli effetti sonori presentano una buona dinamica e profondità. Non si evidenziano effetti di inscatolamento, ma indubbio che la naturalezza dei dialoghi in inglese supera quelli del doppiaggio. Lascia perplessi i dialoghi del terzo film, dove risultano a volte ovattati, ma in ogni caso nel pieno degli standard odierni. Gli effetti sonori delle traccie originali dei primi due film mettono subito all'angolo quelli delle traccie doppiate, per una ricchezza  nelle frequenze quasi doppia, quindi con più dinamica. Tuttavia si equivalgono nella spazialità e direzionalità. Il terzo film è un caso parte, in quanto, gli effetti della traccia Inglese non superano di molto la controparte italiana, che risultano simili per potenza e pulizia, oltre che per separazione e direzionalità. Il grosso sembra provenire dai dialoghi, che come detto superano le tracce doppiate senza problemi. Considerando l'età dei film, le tracce svolgono più che bene il loro compito, senza stupire.

Extra

I contenuti speciali sono divisi nei tre film e, seppur nella loro essenzialità, rivelano la maggior parte di ciò che gli appassionati vogliono vedere:

Mission Impossible

  • Missione: Straordinaria – 40 Anni di Creazione dell'Impossibile: Questo breve documentario è un viaggio alla scoperta della seria, dai suoi esordi televisivi, fino all'uscita del terzo film.
  • Missione: Imprese Esplosive: Brevissimo making of del film, che mostrano alcune delle sequenze d'azione del film.
  • Missione: Le Spie Sono tra Noi: Questo documentario mostra degli esperti che parlano del vero mondo delle spie e quanta attinenza c'è con quanto si vede nel film.
  • Missione: All’Inseguimento del Treno: breve dietro le quinte che mostra la realizzazione della sequenza del treno finale.
  • Missione: Il Museo Internazionale dello Spionaggio: come lascia intuire il nome, si tratta di un breve viaggio nel museo dello spionaggio, andando a scoprire quelli che erano i rudimenti delle spie nella guerra fredda e i paralleli con il film.
  • Missione: Il Dossier degli Agenti: è possibile scorrere tra le schede identificative dei personaggi del film, in modo da conoscerli meglio.
  • Eccellenza nel Cinema: Si tratta di un video tributo a Tom Cruise realizzato durante la premiazione dello stesso nel 2005 alla British Academy con il premio Stanley Kubrick.
  • Generazione: Cruise: Altro video tributo a Tom Cruise realizzato agli Mtv Movie Awards del 2005.
  • Galleria di Immagini
  • Missione Marketing: 2 Trailer cinematografici e Spot TV (Alta Definizione)

Mission Impossible 2

  • Commento del Regista John Woo
  • Dietro la Missione: Si tratta di un breve making of del film, con interviste agli attori e regista, mostra in modo generale la lavorazione del film.
  • Missione Incredibile: Questo documentario si concentra bene sulle scene d'azione e la loro realizzazione.
  • Inquadrature Impossibili: E' possibile selezionare alcune sequenze d'azione e capire come sono state realizzate nel film.
  • I Disappear video musicale dei Metallica
  • Sequenza Alternativa del Titolo
  • Eccellenza nel Cinema: Si tratta di un video tributo a Tom Cruise realizzato durante la premiazione dello stesso nel 2005 alla British Academy con il premio Stanley Kubrick.
  • Generazione: Cruise: Altro video tributo a Tom Cruise realizzato agli Mtv Movie Awards del 2005.
  • Missione Improbabile la Parodia di M:I-2 Presentata agli MTV Movie Awards

I contenuti speciali finiscono qui, in quanto il terzo film contiene solo il commento audio del regista e di Cruise. L'edizione sciolta del titolo contiene un intero disco di contenuti speciali, non incluso in questo cofanetto, come spesso accade purtroppo, con i seguenti contenuti:

Mission Impossible 3

  • La nascita della missione HD: Si tratta di un lungo dietro le quinte generali del film, mostrano i luoghi delle riprese e le scene d'azione.
  • La IMF: Un dietro le quinte che si concentra molto sul cast.
  • Scene inedite HD
  • Dentro l'unità d'azione HD: documentario che si concentra sulle scene d'azione, sugli stunt e  gli effetti speciali.
  • Visualizzando la missione HD: altro documentario, questa volta sulla previsualizzazione e storyboard del film.
  • Missione: Metamorfosi HD: documentario particolare che mostra la realizzazione della sequenza della creazione della maschera dai concept fino alla messa in scena.
  • Missione: Colonna sonora HD: documentario sulla colonna sonora a cura di Michael Giacchino.
  • Il lancio della missione: diversi inserti mostrano la premier del film in diversi paesi.
  • Moviefone unscripted: Tom Cruise / J.J. Abrams: intervista a tu per tu tra Abrams e Cruise.
  • Eccellenza cinematografica: Si tratta di un video tributo a Tom Cruise realizzato durante la premiazione dello stesso nel 2005 alla British Academy con il premio Stanley Kubrick.

Nel complesso, l'edizione qui presente mostra i film al loro meglio possibile, con tutto ciò che comporta. I primi due film avrebbero giovato di un master nuovo, ma anche così il risultato ì lungi dall'essere terribile. I contenuti speciali soddisfano, se ci si aggiunge anche il disco extra del terzo film. Il confanetto, visto il prezzo, è consigliabile a tutti i fan della serie, tuttavia se volete avere tutti gli extra, il consiglio è quello di prenderli sciolti per avere anche il disco extra del terzo film.