A cura di ColinMckenzie
Che dire, se il buon giorno si vede dal mattino, forse le ultime tre stagioni di Lost non saranno una via crucis. Devo ammettere che, dopo l'inizio della terza stagione, ero francamente disperato, come avete potuto leggere qui. In effetti, la storia procedeva a rilento e decisamente a vuoto, con un sempre maggiore approfondimento delle storie passate dei personaggi, che però non sembrava portare da nessuna parte e risultava quindi un modo per allungare il brodo.
Tuttavia, le ultime puntate lasciavano decisamente ben sperare, soprattutto con la svolta conclusiva: quello che sembrava il solito flashback, era un realtà un flash forward, che mostrava i protagonisti tornati nel nostro mondo.
Cosa scopriamo in questa prima puntata? Intanto, è facilmente prevedibile che la struttura momenti sull'isola/flash forward (a differenze dei flashback delle prime tre stagioni) ci accompagnerà a lungo. In effetti, qui vediamo Hugo che si ritrova sull'orlo della follia una volta ritornato nel mondo normale e che viene ricoverato in manicomio.
Ma quanti sono i personaggi che sono tornati? Hugo dice sei e questo alimenta ancora di più la curiosità, perché oltre a lui, sappiamo soltanto che ci sono Jack e Kate.
Soprattutto, che fine hanno fatto gli altri che sono rimasti sull'isola? Sono morti come il povero Charlie e l'accoltellata Naomi (la vittima di questa puntata)? Difficile pensarlo, considerando che c'è chi indaga su di loro. E se gli uomini della nave sono così pericolosi come pensava Charlie, come mai Jack e Kate sono riusciti a tornare? D'altra parte, come mai Jack vuole fare ritorno sull'isola (cosa mostrata alla fine della terza stagione, perché qui in realtà tutto sembra precedere quei momenti, considerando che sta in ottima forma)?
Il finale della puntata, d'altronde, è decisamente in sospeso. Infatti, arriva un soccorritore che chiede a Jack se è veramente lui. Poi? Sfondo nero e scritta Lost. E noi a chiederci cosa succederà.
Intanto, vi consiglio di seguire gli articoli di Tmz come questo, perché altrimenti il rischio di perdere qualche particolare importante è forte (io per esempio non avevo fatto caso al numero di persone tornate dall'isola quando Hugo lo dice).
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