L’incontro si è aperto con una piacevole (per il pubblico) ma impegnativa (per i doppiatori) introduzione in cui i talentuosi ospiti si sono divertiti a improvvisare scene di vita quotidiana dei loro personaggi più celebri: ecco dunque Piton in fila alle poste che si fa costruire su due piedi uno sportello solo per lui, Palpatine che fa una strage pur di ottenere un badge per il Lucca Comics, Robb Stark tergiversare ad un esame universitario in cui viene interrogato dalla professoressa Black Widow e Wolverine richiedere un mutuo con tono minaccioso.

 

 

A questo primo momento spiccatamente autoironico è seguita una lettura di tre passi tratti da Lo Hobbit di Tolkien, in cui i doppiatori si sono dovuti alternare per ovviare all’assenza di Fabrizio Vidale, doppiatore di Bilbo impossibilitato a partecipare all’evento per motivi personali. Nel silenzio della sala, hanno ripreso vita le parole dell’autore inglese, nell’avvincente brano dedicato al passaggio dei nani e dello hobbit tra le montagne e alla successiva cattura da parte dei goblin; la calda voce di Marina Guadagno ha poi introdotto uno stralcio che probabilmente vedremo nel secondo film della trilogia, riferito all’incontro tra la compagnia di Thorin e il re degli elfi silvani, Thranduil. Infine, a grande richiesta, è stata riproposta una delle scene più amate del romanzo tolkeniano, la gara di indovinelli tra Bilbo e Gollum.

Al termine della lettura, i doppiatori si sono poi offerti alle domande del pubblico presente, non risparmiando frecciatine sia alle sempre più numerose scuole di doppiaggio, bollate da Pucci e da Vairano come “furto autorizzato”, sia all’ormai diffusa abitudine di scegliere cosiddetti “talent” del tutto estranei al mondo del doppiaggio per prestare la voce a questo o quel personaggio. “I doppiatori sono anzitutto attori”, spiega Pucci, “che per necessità, per caso o semplicemente per scelta hanno deciso di dedicarsi a questo lavoro. Con una bella voce e basta non si va da nessuna parte, bisogna studiare recitazione.”

E a proposito delle celebrità chiamate a improvvisarsi doppiatori, aggiunge: “Oggi è un fenomeno diffuso soprattutto nei cartoni animati. Succede anche in America, ma lì i talent chiamati in causa sono De Niro, Hoffman, mostri sacri. Qui vengono tirati in ballo presentatori, showgirl, veline… gente che non sa nulla di questo lavoro. Questo crea problematiche durante il lavoro, perché ci si trova a dover coordinare una persona del tutto digiuna delle regole del doppiaggio e magari professionisti che lo fanno da anni. Con la trilogia dello Hobbit, però, è successo qualcosa di particolare: abbiamo lavorato con Gigi Proietti, che non è un doppiatore, ma è un attore eccezionale e recita da tutta la vita. Lui è stato un collega eccellente.”

Vairano spezza una lancia a favore di qualche doppiatore dell’ultima ora: “Ho lavorato a Nightmare Before Christmas con Renato Zero, che ha doppiato Jack in maniera meravigliosa. Mi sono state offerti soldi perché svelassi il nome del vero doppiatore che aveva lavorato al suo posto, ma sono rimasto povero: Renato è stato bravissimo. E ci sono altri casi: Zuzzurro e Gaspare, e anche Magalli, che doppiarono splendidamente Pena, Panico e Filottete in Hercules.”

Pensare che uno dei suoi ruoli vocali di maggior successo, il professor Piton di Harry Potter, non era assolutamente destinato a lui. “In quanto direttore del doppiaggio, stavo ascoltando le clip di tre miei bravissimi colleghi, ma tutti continuavano a ripetermi “perché non provi a farlo tu?”, e io non capivo il perché di tanta insistenza. Alla fine mi sono deciso a chiedere spiegazioni, e sapete cosa mi hanno risposto? “Ma perché è un personaggio viscido, ambiguo!”. Non esattamente un complimento, ecco. Ma mi sono convinto, e alla fine Piton l'ho doppiato io.”

Un bel curriculum di cattivi per Vairano, cattivi che invece mancano dalla carriera di Pucci. "Con questa voce, è naturale che mi facciano interpretare il ruolo dell'eroe. Ma vi assicuro che interpretare sempre e solo eroi è una gran rottura di palle. I cattivi sono più divertenti, fosse per me interpreterei Iago invece che Otello… ma la mia voce non è d'accordo, e finirei per fare uno Iago Otello."

Per tornare in tema Hobbit, Veirano ha poi confessato che, nella sua lunga e prestigiosa carriera, il doppiaggio di Gollum è uno degli eventi che porterà sempre nel cuore. “Amo quel piccolo mostriciattolo. Anche perché un po’ mi somiglia… certo, lui ha i capelli più lunghi. Tre, ma pur sempre più lunghi”. E sui film di Jackson, ha commentato: "Trovo impressionante il modo in cui si alternino temi di grande importanza, come la presa di coscienza, la riscoperta dell'onore e della dignità umana, e momenti molto allegri e giocosi, in particolare nello Hobbit. C'è una costruzione pazzesca dietro, un lavoro eccelso."

Diretto da Peter Jackson, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato è uscito il 13 dicembre 2012 in Italia e uscirà il 12 novembre 2013 in home video in edizione estesa. Il secondo film, Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia, e verrà seguito l'anno successivo da Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.

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