Fonte: Repubblica.it

Un giorno, capirò perché quello che a me sembra il miglior film italiano della stagione (ma forse degli ultimi anni) non ottiene grandi consensi da parte della critica e dei riconoscimenti (o almeno non così forti). Infatti La prima cosa bella, nonostante avesse il primato di nomination (18), non ha vinto né come miglior pellicola né come miglior regista. Per il primo premio, se lo è aggiudicato L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, titolo interessante, ma che a mio avviso ha conquistato la critica più per l'importanza del tema trattato che per gli effettivi risultati ottenuti. 

Per quanto riguarda la regia, a prevalere è stato Marco Bellocchio per Vincere. Così, La prima cosa bella si è dovuto accontentare dei riconoscimenti per la miglior sceneggiatura e i due attori protagonisti, Valerio Mastandrea e Micaela Ramazzotti (che a sorpresa ha battuto la collega Stefania Sandrelli, che interpreta lo stesso personaggio e che sembrava proprio la favorita) mentre come non protagonisti sono stati riconosciuti gli interpreti di Mine vaganti Ennio Fantastichini e Ilaria Occhini. Come miglior regista esordiente, è stato premiato Valerio Mieli (Dieci inverni).

L'elenco dei vincitori (ancora in fase di aggiornamento mentre scriviamo) è disponibile sul sito ufficiale dei David di Donatello

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