Il blockbuster di Lana Wachowski ha incassato solo 37 milioni negli Stati Uniti, dove è stato completamente schiacciato da Spider-Man: No Way Home, e ora la Village Roadshow, casa di produzione della pellicola, ha deciso di far causa alla Warner per violazione contrattuale affermando che l’uscita del film sarebbe stata anticipata facendole perdere l’esclusività al cinema. Nel marzo del 2021 la major era riuscita a scampare una simile causa da parte della Legendary Pictures per il lancio di Godzilla vs. Kong versando una pioggia di milioni di dollari nelle tasche della casa di produzione, ma sembra che in questo caso non sia andata allo stesso modo.
Questa la dichiarazione di Village Roadshow nelle carte depositate alla corte superiore di Los Angeles:
L’unico obiettivo della Warner Bros. nel cambiare l’uscita di Matrix Resurrections è stato quello di creare una massa critica di abbonamenti a HBO Max alla fine dell’anno grazie a quello che prometteva di essere un grande blockbuster, e questo lo ha fatto sapendo bene che avrebbe penalizzato il box-office del film privando Village Roadshow del ritorno economico che la Warner Bros. e i suoi affiliati invece hanno avuto, specialmente se si pensa che nel 2022 si è tornati a una finestra eslcusiva.
Lo studio chiede una cifra non ben definita in danni, quantificata in base ai ricavi complessivi del film, inclusi quelli derivanti dagli abbonamenti a HBO Max. Inoltre vuole che venga imposto alla major di consultarsi con le case di produzione prima di cambiare i propri piani distributivi in futuro.
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Fonte: The Hollywood Reporter
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