Nel corso del fine settimana si è tenuta a San Francisco la premiere mondiale di Matrix Resurrections, l’attesissima pellicola di Lana Wachowski che riporterà sul grande schermo gli iconici personaggi interpretati da Keanu Reeves e Carre-Anne Moss, Neo e Trinity.

Il kolossal prodotto dalla Warner Bros sarà nei cinema americani a partire da domani (ma sarà anche disponibile in day-and-date streaming su HBO Max) ed è stato presentato al celeberrimo cinema Castro della città californiana. È stato proprio in quella sede che la regista Lana Wachowski ha introdotto Matrix Resurrections con un toccante discorso sul potere del cinema e su come il grande schermo l’abbia sostenuta anche e soprattutto durante gli anni della presa di coscienza della propria identità di genere e della transizione MtF.

Dapprima, sul green carpet dell’evento, ha spiegato all’Hollywood Reporter che:

Amo San Francisco. Amo questo cinema. Ho visto tanti importanti film in questo cinema e, 27 anni fa, quando non ero minimamente sicura sul fatto di riuscire a diventare una filmmaker nella mia vita, il Castro ha ospitato la premiere di Bound per il Frameline LGBTQ film festival. Un’esperienza straordinaria e un momento fondamentale della mia vita. Mi è sembrata una cosa carina tornare qui, restituire alla città un po’ di energia e ringraziarla. Questa sala mi sembrava il posto giusto.

Poi, introducendo la pellicola in sala, ha aggiunto:

Amo i cinema, ci sono cresciuta dentro. Le mie memorie d’infanzia più piacevoli sono quelle di quando la mia famiglia non ci faceva andare a scuola e andavamo al cinema a vedere tutti i film che riuscivamo materialmente a infilare nell’arco della giornata. I cinema mi hanno sostenuto per tutta la mia vita. Quando ero alle superiori e stavo combattendo con la mia identità me ne andavo di corsa al cinema per i pop-corn, i pavimenti appiccicosi e un film di kung-fu e tutto andava bene.

È stato difficile stare senza cinema, vederli chiusi e allontanati dalle nostre vite. È stato complicato perché sono il luogo dove avviene quel sogno collettivo dove immaginiamo futuri differenti, vite differenti, possibilità differenti, differenti possibilità di amore e speranza. Nel corso della mia vita non ho sempre creduto in questo mondo. Non pensavo davvero che sarei potuta diventare una regista né, tantomeno, una regista trans a Hollywood. L’atto stesso di immaginare un diverso tipo di risultato per quel film (Bound, ndr.) mi ha consentito d’immaginare un differente risultato per la mia vita. Spero che, un giorno, potremo tornare al cinema in questa maniera, come questa sera, seduti di nuovo spalla a spalla, immaginando, tutti insieme, un futuro diverso da quello in cui ci troviamo. Chissà, magari comincia tutto questa sera.

Per conoscere tutte le informazioni sul Matrix Resurrections, il film scritto e diretto da Lana Wachowski dal primo gennaio nei cinema italiani, non dovete fare altro che visitare la nostra scheda del film.

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