All'appello dei "supporter" di Ben Affleck nei panni del nuovo Batman mancava, praticamente, solo colui che, insieme ad Affleck, ha condiviso gli oneri della sceneggiatura di Will Hunting – Genio Ribelle e gli onori del premio Oscar ricevuto proprio per lo script in questione.

Parliamo, naturalmente, di Matt Damon che, durante una visita filantropica in India ha avuto modo di commentare la scelta operata da Zack Snyder e dalla warner Bros. che hanno voluto l'autore di Argo come nuovo Uomo Pipistrello nel sequel dell'Uomo d'Acciaio in arrivo nel 2015.

Sarà grandioso, sarà esaltante. So che c'è un sacco di gente che si lamenta su internet. Trovo il tutto parecchio spassoso! Ma andiamo, dovrà interpretare Batman, mica Re Lear!

Ovviamente avrà tutto un bagaglio di abilità, che c'entra. Se a qualcuno di voi è capitato di vedere i suoi ultimi lavori, roba come The Town o Argo, avrete già constatato che si tratta di interpretazioni molto più ricche di sfumature e sfaccettature, più difficili della parte di Batman. Batman se ne sta lì, col suo mantello e la sua maschera e si rivolge al prossimo con una voce sussurata e roca. Bruce Wayne è il lato difficile della medaglia, ma Ben sarà perfettamente in grado d'interpretarlo.

Damon risponde anche all'ironica domanda "interpreteresti Robin di fianco a lui?":

Sono un po' più grande di Ben e un Robin più vecchio di Batman mi sembrerebbe fuori luogo. Qualcuno mi ha spedito una foto della mia faccia photoshoppata su quella di Robin e quella di ben su Batman e l'ho trovata fantastica. Ma penso si possa affermare con una certa sicurezza che non interpreterò Robin.

L'attore ha speso anche qualche parola sui recenti rumour – che abbiamo volutamente evitato di riportare dato che sono stati smentiti a tempo di record dalla Universal – circa il suo potenziale ritorno al franchise di Jason Bourne. Damon dribbla la questione e si esprime più che altro in favore del suo "erede" Jeremy Renner:

Hanno cercato una maniera di rivitalizzare il franchise e per me non è stato un problema. Non aveva nulla a che fare con i film che ho fatto io. Nell'ottica di uno studio, è perfettamente comprensibile il voler mantenere più vivi possibile questi franchise. Si tratta di ottimi affari. Non provo nessun rancore o invidia per nessuno di loro. Sono un grande fan di Jeremy. Non ha voluto rifare il mio Jason Bourne. Ha fatto qualcosa di suo, di completamente differente.