La carriera di Matthew McConaughey non è mai stata rosa e fiori, o almeno, la ricerca della qualità nel passato non è mai stata una priorità.

Nonostante questo l’attore in una recente intervista a GQ ha difeso a spada tratta tutti i suoi lavori (ritenuti pessimi) fatti prima del 2011, in particolare alludendo a commedie romantiche come ad esempio La Rivolta delle Ex, Come Farsi Lasciare in 10 Giorni, Prima o poi mi Sposo, e così via:

Non sono semplici. La cosa difficile e farli sembrare tali. Questi tipi di film sono quel che sono. Ricevono pessimi critiche e pessime interpretazioni dagli attori stessi. In un certo senso lo capisco, ma penso anche che sia molto ingiusto. Serve una certa leggerezza per farli funzionare e io penso di averla data.

L’attore continua spiegando che semplicemente in quel periodo della sua vita voleva prender parte a progetti che lo avrebbero fatto stare bene. Dopo, d’accordo con sua moglie, prese una pausa durata quasi due anni (in quel frangente ha avuto anche il suo primo figlio). Questo è stato fino al 2011, quando McConaughey ha ricevuto l’occasione di prender parte a Killer Joe, dramma diretto da William Friedkin. Per l’attore è stato un vero punto di svolta che poi lo ha portato a lavorare con grandissimi registi come Steven Soderbergh in Magic Mike, Jean-Marc Vallée in Dallas Buyers Club (interpretazione per cui ha vinto il suo primo Oscar), Martin Scorsese in The Wolf of Wall Street e infine con Christopher Nolan per lo sci-fi di prossima uscita Interstellar.