Tom Cruise è una delle ultime star ad avere un potere contrattuale veramente stellare, e quello che sta succedendo con Mission: Impossible 7 sembra confermarlo.

L’Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo reportage con indiscrezioni, voci e rivelazioni di insider riguardo la battaglia attualmente in corso sulla distribuzione del settimo, attesissimo episodio del franchise, la cui uscita è stata recentemente rinviata (per la quarta volta) all’estate del 2023.

In particolare, la Paramount Pictures ha da tempo annunciato di voler distribuire i propri titoli al cinema con una finestra esclusiva di 45 giorni, dopo la quale debutteranno in streaming su Paramount+. Una strategia non diversa da quella adottata da Warner Bros con i titoli su HBO Max e da Disney con la piattaforma Disney+.

Ma Tom Cruise non ci sta. Il produttore e protagonista della saga preferisce una finestra esclusiva di tre mesi, più in linea con la tradizionale finestra pre-pandemia adottata anche dalla Sony per Spider-Man: No Way Home. Cruise avrebbe ingaggiato un avvocato per discutere appositamente della questione, ma le trattative riprenderanno dopo che la post-produzione di Mission: Impossible 7 e le riprese di Mission: Impossible 8 saranno terminate.

Una fonte della Paramount ha parlato della posizione di Cruise:

Per lui 45 giorni tra uscita al cinema e in streaming è praticamente come uscire in contemporanea. Inoltre pensa che fissare una data di lancio in streaming scoraggerebbe le persone dall’andare al cinema.

È un tema che effettivamente viene sollevato da molti a difesa della finestra esclusiva di lancio in sala. Secondo l’Hollywood Reporter, uno dei motivi per cui l’ex presidente della Paramount Jim Gianopulos ha lasciato la major è il fatto di non essere riuscito a convincere la star ad accorciare la finestra distributiva del film:

Jim cercava di mediare tra Shari Redstone e Bob Bakish volevano, e quello che lui stesso pensava fosse la cosa giusta da fare, e cioè proteggere il rapporto con Cruise. Parte della ragione per cui Jim ha lasciato l’incarico è il fatto che Shari e Bob pensavano di avere una bacchetta magica e convincerlo ad accorciare la finesta. Ma Tom si è davvero impegnato nei confronti della sala.

[…] Alla fine, Tom dice quello che vuole, lo studio dice quello che vuole… e poi Tom ottiene quello che ha chiesto.

Ma non è stato l’unico argomento di discussione tra la star e la major, che sa molto bene il valore del franchise giunto all’ottavo episodio (i primi sei film hanno raccolto più di 3.5 miliardi al box-office). Il settimo film avrebbe toccato i 290 milioni di dollari di budget, includendo gli incentivi fiscali, e Cruise sarebbe riuscito a ottenere ancora più soldi per terminarlo e realizzare l’ottavo (e forse ultimo) episodio, la cui sceneggiatura a quanto pare non è ancora ultimata (nonostante alcune scene siano già state girate in Sud Africa, ma ora entreranno in pausa per la promozione di Top Gun: Maverick). Lo dimostra il fatto che a settembre del 2021 Cruise e il regista Christopher McQuarrie sono riusciti a ottenere che un sottomarino che doveva comparire nell’ottavo film fosse aggiunto anche al settimo film, aumentando ulteriormente il budget complessivo.

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