Ieri sera il colosso della telefonia AT&T e Discovery Inc. hanno formalizzato la transazione da 43 miliardi di dollari che ha portato alla nascita della nuova entità denominata Warner Bros. Discovery. Per fare ciò, AT&T ha scorporato e ceduto WarnerMedia, la società nata nel 2018 dopo l’acquisizione di Time Warner per 85 miliardi di dollari. Il nuovo CEO di Warner Bros. Discovery, come confermato nei giorni scorsi con l’annuncio della squadra, sarà David Zaslav, al quale riporteranno tutti i capi divisione (sia di Discovery che di Warner Bros.).

“L’annuncio di oggi segna un punto di svolta entusiasmante non solo per Warner Bros. Discovery ma anche per i nostri azionisti, i nostri distributori, i nostri inserzionisti, i nostri partner creativi e, soprattutto, i consumatori di tutto il mondo” ha affermato Zaslav in un comunicato. “Unendo tutti i nostri asset e il nostro modello di business diversificato, Warner Bros. Discovery offre il portfolio più differenziato e completo tra film, televisione e streaming. Siamo convinti di poter offrire una maggiore scelta ai consumatori in tutto il mondo, nutrendo la creatività e creando valore per i nostri azionisti. Non vedo l’ora che entrambi i team uniscano le forze per rendere Warner Bros. Discovery il miglior posto per raccontare storie d’impatto”.

Lunedì la nuova società farà il suo debutto in borsa con il titolo WBD, ieri è stato aperto anche il nuovo sito corporate omonimo così come i canali social. Inoltre, è stato lanciato un nuovo logo, decisamente diverso e meno appariscente di quello temporaneo utilizzato finora, che non era stato accolto con grande entusiasmo.

La fusione unisce gli studi cinematografici della Warner Bros. (che includono anche New Line Cinema e DC Films), canali televisivi come CNN, Turner, Discovery ed Eurospost, servizi streaming come Discovery+ e HBO Max (che presto diventeranno una cosa sola) e molto altro ancora, per una compagnia che dovrebbe avere un giro d’affari di 130 miliardi di dollari. Come per tutte le fusioni, l’obiettivo sarà quello di tagliare alcune ridondanze con un risparmio che si aggira attorno ai 3 miliardi di dollari: i primi licenziamenti hanno interessato la dirigenza WarnerMedia, ma non è da escludere la classica ondata di licenziamenti in giro per il mondo. Attualmente, WarnerMedia conta 25 mila impiegati, Discovery 11 mila.

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