Fonte: Hero Complex

Neill Blomkamp dice no ai grossi budget e al sistema Hollywoodiano.

Dopo la cocente delusione del film di Halo, e la splendida esperienza di District 9, il giovane regista ha preso una decisione: almeno per ora, i suoi prossimi film avranno tutti budget contenuti, perché è l'unico modo per avere la libertà creativa necessaria a realizzare davvero la propria visione.

Intervistato dal Los Angeles Times, Blomkamp ha parlato del suo prossimo film spiegando che non avrà mai un budget di 100 milioni di dollari, e che non avrà a che fare con delle grosse case di produzione: vuole poter girare le proprie storie nella maniera che preferisce, senza interferenze, cosa impossibile quando si ha a che fare con budget incredibili. Ecco perché, secondo lui, il più delle volte i film fantascientifici si riducono a essere adattamenti, sequel o riavvi di franchise: perché le major sentono più al sicuro i propri investimenti quando sanno di percorrere una strada già tracciata.

blomkampE' una cosa a cui penso sempre. Il concetto è "Da dove viene questa storia?" Se guardate la fantascienza più bella, scoprirete che non ha riferimenti ad altri film. Oggi invece sembra che i cineasti realizzino film basandosi su altri film, perché è da lì che arriva l'influenza e lo stimolo. Ma leggete il romanzo The Forever War di Joe Haldeman (1974): è radicato nella sua esperienza nel Vietnam, ecco da dove è venuta l'ispirazione. Il mio obiettivo è questo: non ispirarmi ad altri film da questo punto di vista. Si può fare quando si tratta di design, toni, creature, ma non per quanto riguarda l'ispirazione.

Nell'intervista Blomkamp spiega come District 9 sia stato realizzato con questo principio, e con un budget così ridotto (circa 30 milioni di dollari) da non aver bisogno di essere per forza un film mainstream. Il fatto che sia andato così bene al cinema (quasi 200 milioni in tutto il mondo) è stato un vero e proprio surplus:

Per la maggior parte, District 9 è un ottimo popcorn movie. E' intrattenimento, se si pensa a quanto in realtà le tematiche trattate siano serie nella vita reale. Tenevo a mente queste tematiche in continuazione, erano interessanti per me. Ma alla fine District 9 tratta questi temi con una intensità pari all'1% rispetto a quanto sono serie in realtà, e lo sapevo quando l'ho fatto. Il messaggio sulla xenofobia e il razzismo è comunque arrivato. Non tutti hanno amato il film, ma credo che nessuno lo abbia male interpretato. Ai nigeriani non è piaciuto, il fatto è che li ho nominati direttamente ed effettivamente non ne escono bene nel film. Ma si tratta di satira, è la natura di questo film. E quel conflitto è una cosa sudafricana. 

Il prossimo film del regista, prodotto da Bill Block, è ancora senza nome. Si tratta di un progetto fantascientifico che Blomkamp ha in mente da tempo, e cui sta già lavorando per poter iniziare le riprese a metà del 2010. Solo dopo le riprese verrà trovato un distributore mondiale: la stessa strategia adottata per District 9.

District 9 è uscito il 13 agosto negli USA, da noi il 26 settembre.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

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