Netflix, Ted Sarandos "critica" la distribuzione in sala: "Forse non è quello che tutta la gente vuole"
Secondo Ted Sarandos di Netflix, l'abbonato di una piattaforma ha "già pagato" per il film e non c'è bisogno di portarlo anche al cinema
Nonostante, nel corso del tempo, si sia spesso vagheggiato un potenziale ammorbidimento delle strategie di Netflix in merito alla distribuzione theatrical dei suoi lungometraggi, si tratta di qualcosa che non è stato mai effettivamente messo in pratica dal colosso dello streaming.
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La gente continua a chiedermi "Perché non fate le cose come fanno tutti gli altri?". Poi guardo i risultati finanziari e penso "Forse non è quello che tutta la gente vuole".
Continua puntualizzando meglio il suo punto di vista:
I film non tendono ad essere più grandi solo perché hanno avuto successo al botteghino. Per quel che ci riguarda, abbiamo semplicemente creato una finestra diversa per generare domanda. Soddisfiamo quella domanda, la domanda che generiamo su Netflix, e questo è il nostro core business. [I film che arrivano in sala] non hanno necessariamente un successo maggiore rispetto ai nostri film originali. La teoria alla base è che devi proiettare i film in sala per un certo periodo di tempo prima di offrirli ai tuoi abbonati che, peraltro, hanno contribuito a realizzare il film pagando l'abbonamento. Non credo che il vero vantaggio sia a favore del consumatore.
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FONTE: via The Wrap