L’esclamazione “non ci sono più film/autori di una volta” va molto di moda in questo periodo, ma non è comunque un argomento novizio nel mondo dell’intrattenimento cinematografico.

Edward Norton, intervistato da HitFix durante la promozione di Birdman (o Le Imprevedibili virtù dell’Ingnotanza, ha commentato (con un po’ di sarcasmo) questa tendenza di sottovalutare l’espressione cinematografica di oggi sottolineando il fatto che il cinema attuale, pur essendo dominato da franchise commerciali, offre non poche eccellenze. L’attore ha espresso la sua opinione agganciandosi al 15° anniversario dall’uscita nelle sale di Fight Club dicendo:

In quel periodo ricordo di aver letto un intervista rilasciata dal grandissimo sceneggiatore William Goldman, uno dei pilastri di molti grandi film generazionali. Mi stavo arrabbiando mentre leggevo perché sosteneva che nessuno avesse fatto grandi film in quel periodo (1999) come succedeva invece tra il 1967 e il 1975 e diceva cose tipo “Dove sono ora i grandi registi o i grandi attori?” e io ho pensato “mi stai prendendo in giro?”

Nel 1999 sono usciti film come Matrix, Fight Club, Magnolia, Three Kings, Election, Essere John Malkovich..

Infine Norton sostiene che anche oggi il cinema non è in crisi e a dimostrarlo ci sono film “autoriali” come Grand Budapest Hotel, L’Amore Bugiardo – Gone Girl, Boyhood, Vizio di Forma (Inherent Vice) e Foxcatcher:

Tutti dicono che i grandi franchise stanno dominando il mercato, ma poi ecco, vedi gli altri grandi film che stanno uscendo quest’anno e pensi che alla gente piaccia scrivere quelle cose, ma in realtà c’è un sacco di lavoro in giro molto eccitante.