Fonte: 3D-Life.it

Come senz'altro ricorderete, ha creato non poche polemiche la repentina riconversione 3D di Scontro tra Titani, riconversione alla quale persino il regista Louis Leterrier si era opposto e i cui risultati hanno ricevuto parecchie critiche (tra tutte, quella di Jeffrey Katzenberg della DreamWorks).

Al 3DNext Summit, la convention sul 3D che si è tenuta a Culver City lunedì, finalmente ha parlato Rob Hummel, presidente della Prime Focus, la compagnia che si è occcupata di dimensionalizzare il kolossal. Inutile dire che Hummel sostiene di aver fatto il possibile con il poco tempo a disposizione:

Abbiamo fatto Scontro tra Titani in sei settimane, e non lo rifaremmo mai. Abbiamo realizzato la prima scena in un giorno, e poi abbiamo detto al cliente che avevamo bisogno di sistemare degli elementi nell'angolo in basso a sinistra, perché non funzionavano. "Non lo noterà nessuno", ci hanno risposto.

…Il risultato di questa scelta si è visto, anche se i quasi cinquecento milioni di dollari incassati dal film in tutto il mondo (dovuti anche al sovrapprezzo del 3D) potrebbero convincere i produttori che la strada delle riconversioni-lampo è conveniente (attendiamo tutti di vedere quale sarà il risultato della riconversione dell'Ultimo Dominatore dell'Aria). Tuttavia, i prezzi sono altissimi, come spiega sempre Hummel:

Bisogna fare molta, molta attenzione a come si riconverte un film. La conversione da 2D a 3D è davvero costosissima, soprattutto se la si fa nella maniera giusta. Si parla di 55mila/100mila dollari al minuto.

Recentemente ho incontrato i responsabili di una grande compagnia nella San Fernando Valley che ci ha chiesto: "Ecco cosa vogliamo fare con i nostri film: spendere un milione a titolo per riconvertirli" Ovviamente gli ho risposto che non ce l'avrebbero mai fatta.

Potete leggere il resto del resoconto sul 3DNext Summit sul nostro blog 3D-Life.it

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