Riviste al rialzo le previsioni sugli incassi globali del 2023: verrà superato il tetto dei 32 miliardi?
In occasione della CinemaCon la società di analisi Gower Street Analytics rivede al rialzo le previsioni sugli incassi globali del 2023
Mentre negli Stati Uniti, a Las Vegas, inizia la CinemaCon, la più grande convention al mondo in cui i distributori cinematografici presentano agli esercenti i film della nuova stagione, Gower Street Analytics rivede al rialzo le previsioni d'incasso globali del 2023.
Il nuovo aggiornamento, però, è rivisto nettamente al rialzo: 32 miliardi di dollari, che se venisse confermato vedrebbe un incremento del 23% sul 2022 (ma comunque un 20% in meno sulla media del triennio pre-pandemico).
Gower ha cambiato le proprie previsioni dopo aver notato incassi nettamente migliori del previsto nella prima parte dell'anno in numerosi territori: gennaio è cresciuto del 23% rispetto alle previsioni, febbraio del 10%, marzo del 2%: questo soprattutto grazie ad Avatar: la via dell'acqua. Su aprile, sorprende chiaramente il fenomeno Super Mario Bros., che in particolare negli Stati Uniti sta mostrando una stamina non indifferente (a breve sfonderà il tetto del mezzo miliardo di dollari). Potrebbe non essere l'unica sorpresa dell'anno in nordamerica, ecco quindi che le nuove previsioni di Gower parlano di 9 miliardi di dollari nel 2023, che lascerebbero ancora saldamente nelle mani degli USA lo scettro di paese con i maggiori incassi cinematografici (e un +20% sul 2022).
Ricordiamo che nel 2019 gli incassi cinematografici globali hanno raggiunto la cifra record di 42.3 miliardi di dollari, crollando poi a 11.8 miliardi di dollari nel 2020. Nel 2021 sono tornati a salire, raggiungendo i 21.3 miliardi di dollari, e nel 2022 sono cresciuti a 25.9 miliardi di dollari. Nel 2020 e nel 2021 la Cina è stato il paese con i maggiori incassi globali, cedendo poi nuovamente la vetta del podio agli Stati Uniti. Nell'aggiornamento di Gower su 2023, il Nordamerica rappresenterà il 28% della quota mercato, la Cina il 21%, il resto del mondo il 51%.