Nel mostrarvi le nuove foto di produzione di The Lords of Salem – le trovate qui – abbiamo anche riportato le parole circa lo stato dei lavori che il rocker/regista Rob Zombie ha affidato al suo account Facebook ufficiale:

Per quelli che si stanno chiedendo se The Lords of Salem sia finito, la risposta è no. Ho dovuto prendere un break a causa del tour coi Megadeath e altre cose. Tornerò al lavoro su di esso a luglio per portarlo, infine, al termine.

Proprio durante il suddetto tour, Zombie, al secolo Robert Bartleh Cummings, ha avuto modo di condividere con Artisan Service News alcune sue considerazioni sul nuovo horror.

Stando alle sue parole, lo sviluppo della storia è partito circa cinque anni fa, dopo aver letto un libro sui processi di stregoneria avvenuti a Salem, nello stato del Massachusetts, a cavallo del 17° e 18° secolo. La domanda che si è posto l'artista è stata: e se alcune delle persone condannate a morte fossero state davvero delle streghe?

Dal punto di vista prettamente cinematografico, Zombie ammette di aver voluto adottare uno stile differente da quello delle sue precedenti pellicole. Piuttosto che impiegare una modalità di regia grezza, basata sulla camera a mano, si è voluto imporre un taglio più composto, controllato, con inquadrature più simmetriche. Una decisione che, tuttosommato, ha aggiunto una sfida ulteriore dato la lavorazione è stata resa più ardua da un punto di vista tecnico. A suo dire, la maggiore spettacolarità, il più amplio respiro delle inquadrature saranno, però, evidenti rendendo The Lords of Salem la sua opera stilisticamente più ambiziosa. Fra le sue ispirazioni registiche cita la compostezza visiva di Stanley Kubrick e di Roman Polanski e la stranezza visuale Ken Russell. "Ho provato a pensare a come sarebbe stato Shining se fosse stato diretto da Ken Russell".

In calce trovate l'intervista video: