The Rocky Horror Picture Show, il lungometraggio di Jim Sharman con Tim Curry, Susan Sarandon e Barry Bostwick, è uno di quei film per cui il termine cult non basta a definirne la grandezza. Non a caso, la versione cinematografica del musical The Rocky Horror Show del 1973, di Richard O’Brien (che compare anche nella pellicola nei panni del servitore di Frank-N-Furter, Riff Raff) è anche stata scelta per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, come attestazione ulteriore della sua importanza.

Ieri, in un tweet publicato in occasione dei quarantasette anni dell’uscita americana, Bruce Campbell ha scritto quello che Tim Curry, l’interprete di Frank-N-Furter, gli ha raccontato durante le riprese di Congo, la pellicola di Frank Marshall uscita nel 1995 basata sull’omonimo romanzo di Michael Crichton.

Mentre stavamo girando Congo, ero seduto sulla cima di un vulcano insieme a Tim Curry e parlavamo di quel film (The Rocky Horror Picture Show). Mi disse che una delle cose più belle di quel film era rappresentata dal fatto che aveva salvato un sacco di piccoli cinema indipendenti dall’andare a gambe all’aria perché sapevano che per due notti alla settimana, Rocky avrebbe fatto grossi affari.

Il film è disponibile in streaming su Disney Plus. A seguire la sinossi:

Durante un temporale, dopo aver bucato una gomma, Brad e Janet raggiungono a piedi un lugubre castello, sperando di poter chiamare i soccorsi. Ma la situazione prende una piega imprevista quando incontrano il padrone del castello, il dott. Frank-N-Furter, uno scienziato travestito (interpretato da Tim Curry).

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