Fonte: Superherohype, Dailyblam

Ryan Reynolds e Blake Lively erano presenti durante il panel di Lanterna Verde ieri al WonderCon 2011. Superherohype e Dailyblam sono alcuni dei siti che li hanno intervistati: ecco cosa hanno detto gli attori che interpretano i protagonisti Hal Jordan e Carol Ferris riguardo al film.

Queste sono le dichiarazioni di Ryan Reynolds.

Hai detto di non aver avuto molto familiarità con Lanterna Verde […] Cos’è che lo mette in risalto e lo fa spiccare rispetto a Clark Kent o Bruce Wayne?
Ryan Reynolds: Non ho mai sentito parlare di quei due [ride]! E’ stata la trasformazione. E’ stato avere questo ragazzo arrogante, presuntuoso e avventato, che riceve una grande opportunità a cui si dedica completamente, in un processo che è un po’ umiliante. Era qualcosa di molto interessante. Questa trasformazione, che avviene nella parte iniziale del film, è davvero grandiosa.

Il film usa molta CGI. Quanta pressione aggiunge sul set il non sapere esattamente come verranno le cose?
RR: Non è mai una cosa buona prendere un aereo se prima non sai che ci sarà un buon pilota a bordo. Una parte della sfida è stata avere con se Martin Campbell. La Warner ha speso soldi sulle giuste persone per realizzare le cose nel modo migliore. Ma al tempo stesso devi saper dire, 'io faccio il mio lavoro, loro penseranno al resto'. Poi vedi il risultato finale, o una parte di esso, come mi è capitato a me oggi, e capisci che le cose vanno per il giusto verso. E' eccitante.

Questo non è il tuo primo film da supereroe sul grande schermo. I tuoi lavori passati ti hanno aiutato a prepararti per questo?
RR: Non proprio. Non ho mai interpretato un supereroe prima di ora. Sono stato Deadpool in Wolverine, ma non lo classificherei proprio come un supereroe. Molto tempo fa sono stato nel film Blade, ma anche li ho interpretato un umano. Tutto questo è nuovo per me.

Quando è stata pubblicata la copertina di Entertainment Weekly, le reazioni della gente nel vedere il costume sono state divise.
RR: Credo che il pubblico medio non sapesse che il costume, nella mitologia del film, fosse fatto di energia. E' un approccio diverso, quello che abbiamo utilizzato con il costume. Sin da quando ho incontrato per la prima volta il gruppo, ho sempre saputo che sarebbe stato realizzato in CGI.

Puoi parlarci del bilanciamento tra le parti comiche e quelle serie?
RR: Complessivamente, direi che Hal è molto più aggressivo che divertente. Una volta arrivati a metà del secondo atto, le cose diventano molto serie. E' difficile, quando si ha a che fare con così tante cose da esporre in una storia di origini, presentarle al pubblico in modo analitico. E' pericoloso. Hanno fatto un gran lavoro, permettendo al film di cominciare nel primo atto invece che nel terzo, come accade di solito in molte storie sulle origini: è una cosa che spesso delude il pubblico.

Quanto sarà dark?
RR: Non diventa mai troppo dark o cose del genere. Ma avrà i suoi momenti. Direi che, in qualche modo, ripercorre la strada magari del Cavaliere Oscuro, parlando dei toni del film.

Si parla molto della CGI e il film racconta la storia di questo ragazzo con dei poteri legati alla sua volontà e immaginazione. Dover immaginare questo mondo ti ha aiutato a entrare in quella mentalità?
RR: Certo. Voglio dire, certo attori semplicemente non possono. Hanno bisogno di avere quel mondo di fronte a loro per poterlo fare. Ma io mi sarei sentito un cretino a chiedere che venisse costruita una versione a grandezza naturale di Oa. Lavorare per sei mesi con il greenscreen, ti porta letteralmente nel mondo dove devi immaginare e fingere. In un tipico film drammatico, dove hai tutto davanti a te, quello che fai è semplicemente crederci. In questo devi fare entrambe le cose: credere e immaginare.

Se decidessero di realizzare dei sequel, c'è qualcosa in particolare della mitologia che vorresti vedere? Vorresti esplorare il lato oscuro di Hal?
RR: Certo. In un secondo film saprei dirvi anche cosa verrebbe realizzato. Ma in un terzo no, non ne ho idea. Sarebbe grandioso. Mi piacerebbe poterlo consegnare a uno degli altri: Guy Gardner o John Stewart…

Cosa porta con sè Martin Campbell nel processo creativo?
RR: Porta un'immensa gamma di talento. Ha realizzato film drammatici, film d'azione e anche roba spensierata. Quando avrà finito con il film, credo che dormirà per 200 ore di fila. La sua famiglia sarà arrabbiata con lui: non lo vedono da anni.

Com'è stato lavorare con Peter Sarsgaard?
RR: Peter è grandioso. "Hector Hammond" ha creato un personaggio compassionevole da quello che, apparentemente, potrebbe essere solo un villain. Per cui abbiamo provato anche empatia per questo tizio che ha portato il caos nella vita di Hal. Peter è grandioso e vedere alcuni dei lavori che ha fatto nella sua carriera e vederlo in scena con noi è stato un privilegio.

Hai già visto delle parti in 3D?
RR: No, non ho ancora visto niente in 3D, ma credo che un film come questo si presti bene al 3D.

Quanto vedremo su Oa e quanto sulla terra?
RR: Direi 50 e 50. 50% sulla terra. 50% su Oa. 50% su altro. La mia matematica è terribile. Sono un attore.

Queste sono invece le domande a cui ha risposto Blake Lively.

Hai meno scene di Ryan. Quanto lavoro hai dovuto fare di fronte al greenscreen?
Blake Lively: Ne abbiamo fatto comunque molto: diverse cose che abbiamo girato sono state fatte con il blue screen, non poteva essere verde se no lui sarebbe sparito [ride]. E' stato diverso perchè sono abituata a stare in scena e ad avere idea di come sarà quando il prodotto finale sarà pronto.

Conoscevi qualcosa dei fumetti prima di tutto questo?
BL: No, non sapevo nulla di Lanterna Verde e pensavo che nessun'altro al mondo sapesse qualcosa. Quando ho ottenuto il ruolo mi sono umiliata nel vedere quanto ero naif. Perchè la gente è uscita allo scoperto, gente che non avrei mai immaginato fosse così esperta. Sono sul set con un gruppo di newyorkesi, gente molto seria: ed eccoli che mi tartassano parlandomi di Star Sapphire, Hector Hammond, Parallax e tutto ciò che c'è in quell'universo.

Come paragoneresti Carol a Lois Lane o Mary Jane?
BL: Lei è insolita, in virtù del fatto che tiene testa a Hal e che si sfidano sempre a vicenda: è stato bello che lei non ha sempre dovuto aspettare che lui la salvesse. Ci sono alcuni momenti in cui è lui a sperimentare la debolezza e arriva lei e lo salva e credo che questo sia molto simile alla vita reale.

Cosa pensi che farà questo film per la tua carriera?
BL: Non credo che ci siano cose negative da poter dire quando fai parte di un film che ha un'ottima base di fan, gente che ti sostiene davvero. Non penso ai lavori e a come influenzeranno la mia carriera o il mio percorso. Se lego con un ruolo, con un personaggio, con una storia, con i cineasti… è quella la mia ricompensa. E' quello il mio successo.

Hai menzionato Star Sapphire: farai pressione per poterla interpretare in un eventuale sequel?
BL: Se sarà un successo e ci sarà un sequel, confido che Star Sapphire cisia . Tutte le conversazioni sono caute, anche con noi. Ma non posso pensare che Star Sapphire non ci sia se si dovessero realizzare altri film.

Anche il costume, ovviamente.
BL: Un po' di più di materiale sarebbe bello. [ride] E con "un po", intendo dire molto.

Nel film, Ryan Reynolds interpreta Hal Jordan/Lanterna Verde, Blake Lively interpreta Carol Ferris, Mark Strong è Sinestro e Peter Sarsgaard è Hector Hammond. Nel cast con loro anche Tim Robbins, Taika Waititi, Temuera Morrison, Angela Bassett, Jay O. Sanders e Jon Tenney.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda. Diretto da Martin Campbell, Lanterna Verde uscirà il 17 giugno 2011 negli USA, e il 31 agosto in Italia. 

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