fonte: latimes.com

Senza dubbio Scott Pilgrim vs. the World era uno dei film più attesi della stagione estiva: dopo le prime proiezioni test, i siti di cinema più importanti avevano iniziato a diffondere un passaparola positivo, corroborato poi dal grande successo della presentazione al Comic-Con di San Diego e dalle recensioni positive della critica ufficiale. Ci si aspettava un buon weekend di esordio, anche se in molti sospettavano che il film avrebbe fatto fatica a sfondare e connettersi con il pubblico generalista. E invece la pellicola ha incassato ancora meno di quanto pronosticato dai più pessimisti nei primi tre giorni di sfruttamento: solo 10.6 milioni di dollari, contro un budget di 60 milioni di dollari (erano 85 prima degli sgravi fiscali) e altre decine di milioni di spese di marketing. E per il secondo weekend si parla di un crollo del 60%.

Cosa è andato storto? Il Los Angeles Times ha indagato le motivazioni che possono aver portato a una debacle di questa portata, partendo da un dato: l'entusiasmo di chi il film è andato a vederlo, che si è tradotto in un CinemaScore "A" (il migliore del weekend). Lo stesso produttore del film Marc Platt sottolinea che il vero giudizio sul successo del film si potrà dare tra mesi o anni (in molti sostengono infatti che potrebbe diventare un piccolo cult, piuttosto che sparire dalla memoria comune), anche se è difficile rendere profittevole un flop con lo sfruttamento post-cinema. "E' deludente che il pubblico non lo abbia visto nel suo primo weekend," commenta Platt, "ma sono sicuro che prima o poi lo recupereranno. E' innovativo, diverso, un film unico nel suo genere. Non segue le regole tradizionali del racconto cinematografico. E' diverso dalla solita esperienza cinematografica".

Proprio queste caratteristiche "innovative", secondo il Los Angeles Times, potrebbero aver spaventato il pubblico generalista, non appassionato di fumetti o videogame (due mondi ai quali il film fa spesso riferimento anche a livello visivo).

C'è poi la questione del casting di Michael Cera come Scott, scelto probabilmente per il suo successo come protagonista di Juno, ma considerato da alcuni poco azzeccato (a dire il vero, nell'ultima settimana sono state spese parole anche piuttosto pesanti nei confronti dell'attore). Difficile incolpare, invece, la concorrenza di film come Expendables e Mangia, Prega, Ama al botteghino: gli infrasettimanali infatti confermano che l'interesse generale nei confronti di Scott Pilgrim non si è risollevato.

Non è il primo (e non sarà l'ultimo) adattamento di un fumetto che floppa al botteghino dopo aver illuso con un "buzz" molto positivo su internet (Watchmen insegna).

Secondo Robert Rodriguez, il pubblico ha preferito un film come I Mercenari – The Expendables perché non è nulla di nuovo:

Un film come quello riprende formule riconoscibili immediatamente. Ti riporta ai film d'azione degli anni ottanta, nei quali sapevi chi erano i buoni e chi erano i cattivi. Per il pubblico di giovani, sono quelli i film che confrontano con i videogame con cui giocano a casa.

Guillermo del Toro è stato contattato dal regista Edgar Wright per un consiglio su chi assumere per le coreografie dei combattimenti di Scott Pilgrim, e ha avuto modo di confrontare il fenomeno attorno al suo Hellboy con quello del film di Wright:

Quando realizzammo il primo Hellboy, il fumetto aveva un pubblico molto ridotto. Ma i lettori aumentarono esponenzialmente dopo il primo film. I fumetti molto originali come Scott Pilgrim o Hellboy si traducono in film memorabili. Ma hanno bisogno di un posizionamento molto maggiore, e di un sacco di lavoro di marketing. E anche quando spendi tanti soldi in questi aspetti, si traduce tutto in una scommessa.

Scott Pilgrim vs. the World è uscito il 13 agosto 2010 negli USA e arriverà il 19 novembre da noi.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

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