La fitta agenda lavorativa dello sceneggiatore Scott Z. Burns, impegnato al momento in vari progetti, è stata parzialmente ridefinita e chiarita alla luce di alcune dichiarazioni rilasciate, e riportate nella giornata di ieri, dallo stesso autore a Cinema Blend.

Impegnato al momento su più versanti, primo fra tutti la promozione del thriller Contagion, Burns è ancora una volta protagonista di un'intervista, risalente a circa un mese fa, ed oggi resa disponibile da ComingSoon.net, in cui torna a parlare dei suoi prossimi impegni, che lo vedranno alle prese con una nuovo progetto diretto da Steven Soderbergh e con un'inedita collaborazione con David Fincher.

Per quanto riguarda il primo di questi progetti, intitolato Man from U.N.C.L.E., va rilevato come, se da un lato circa un mese fa già esisteva una prima stesura della sceneggiatura, ancora Burns evidentemente ignorava la rinuncia di George Clooney al ruolo di protagonista, che sarebbe giunta solo in seguito. Ispirato all'omonima serie tv andata in onda alla fine degli anni '60, che aveva come protagonisti due agenti americani dell'United Network Command for Law Enfocement (la U.N.C.L.E., appunto) il film inserirà la storia in un contesto reale facendo riferimenti a fatti storici realmente accaduti. Questo il pensiero di Burns sull'ambientazione storica del film, le cui vicende si svolgono negli anni '60:

Ho pensato che sarebbe stato davvero divertente guardarsi indietro e osservare lo spionaggio all'epoca della Guerra Fredda e cosa si potesse fare o no. Quando penso al mondo degli anni '60 in termini di macchine e moda ed estetica, e al modo di ricreare quel mondo con la tecnologia di oggi, ecco allora credo che potremo realizzare qualcosa di grandioso. Inoltre, la cosa davvero interessante riguardo ad U.N.C.L.E., e che la gente non comprende, e che è anche il motivo per cui lo preferisco a Mission: Impossible, è che il soggetto iniziale di U.N.C.L.E. era magnifico. Riguardava un'organizzazione che non era affiliata con nessun paese in particolare e Napoleon Solo e Illya Kuryakin erano personaggi che non sarebbero mai stati nemici. Uno era russo e uno americano e lavoravano assieme. In un certo senso, era uno show davvero evoluto e pieno di speranza.

Ed è già pronto anche lo script di 20000 leghe sotto i mari, nuova trasposizione del celebre romanzo di Jules Verne che David Fincher dirigerà per la Disney. Ecco come, nelle parole dello sceneggiatore, il progetto è venuto alla luce:

20000 leghe è venuto fuori perchè io e David stavamo cercando qualcosa di molto difficile da realizzare insieme e io volevo fare qualcosa di fantascientifico con lui. Penso infatti che la fantascienza sia forse il più eccitante banco di lavoro al momento. (…) E quindi è accaduto, David e io amiamo entrambi 20000 leghe da quando siamo giovani. Era uno dei miei libri preferiti. Quindi David è venuto da me e mi ha detto che Sean Bailey lo aveva contattato per realizzare 20000 leghe per la Disney, e io gli ho risposto che mi sarebbe piaciuto farlo. Quindi ci siamo incontrati con Sean che è stato davvero grande e ci ha detto: venite alla Disney e proviamo a realizzare una versione davvero fantastica di questa storia classica!

La storia verrà narrata dal punto di vista del Capitano Nemo, anche se ciò non comporterà necessariamente il racconto delle origini del personaggio come precedentemente pianificato.

Il Capitano Nemo è un uomo che all'interno della storia può essere identificato come qualcuno avanti rispetto ai suoi tempi sia in termini di intelligenza sia in termini di azioni compiute. Era un rivoluzionario secondo vari aspetti ed è un personaggio sia buono che cattivo. Mi piacciono questi personaggi moralmente complicati.