"Non è vero, è una voce falsa" ha dichiarato Bong Joon-Ho in merito alle indiscrezioni delle ultime settimane durante il Deauville American Film Festival. Stando alle parole del regista, il film non subirà una riduzione di 20 minuti per essere più fruibile dal pubblico americano.

Ha poi spiegato che la pellicola uscirà in gran parte delle nazioni così com'è stata concepita, mentre per quanto riguarda la versione americana tutto resta da vedere:

Io e la Weinstein Company ne stiamo discutendo. Il film al festival, la versione francese è la mia director's cut. Korea, Giappone, Francia e altri paesi europei hanno tutti acquistato la mia versione. Per l'America del Nord tutto è ancora da decidere. 

Insomma, le parole di Joon-Ho sembrano confermare ulteriormente il possibile "passo indietro" della Weinstein di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. Anche Tilda Swinton, che ha un ruolo nel film, ha voluto dire la sua, anche se è apparsa molto più inflessibile:

Non c'è verso: tutti i paesi meritano di vedere la versione del regista. Tutti noi speriamo di averne la possibilità. Dopo due ore di film trascorse nella claustrofobia di questo treno, la sensazione che si prova è il sollievo di poter allargare i propri orizzonti. Sedersi sul treno per due ore può essere considerato una sorta di terapia dell'avversione. Per due ore, però, non un'ora e quaranta.

Snowpiercer è una storia ambientata nel futuro. Dopo il fallimento di un esperimento per fermare il riscaldamento globale, una vera e propria Era Glaciale stermina tutti gli abitanti del pianeta ad eccezione dei viaggiatori che si trovano sullo Snowpiercer, un treno ad alta velocità che fa il giro del mondo e che trae energia da un motore in moto perpetuo. Sul treno cominciano a nascere divergenze sociali, e ha inizio la rivoluzione.