Oggi si è svolta la conferenza stampa del Festival di Roma, quasi una cerimonia sacra considerando che Rondi all'inizio ha salutato tutti come se fosse il Papa. Sono state confermate le anticipazioni della vigilia, ma si sono aggiunti tanti altri titoli interessanti. I pezzi forti americani saranno The Rabbit Hole con Nicole Kidman (che già era stato annunciato) e The Social Network, l'ultima pellicola di David Fincher che ha ottenuto molti consensi negli Stati Uniti e che sarà oggetto di una proiezione speciale ancora da definire.

In concorso, In a Better World di Susanne Bier, candidato danese all'Oscar per il miglior film straniero che ha già ottenuto diversi consensi, come avvenuto anche per Animal Kingdom, premiato al Sundance e qui fuori concorso. Sempre in questa categoria, titoli come Let Me In (il remake di Lasciami entrare), The Kids are All right (collegato al premio a Julianne Moore), il primo episodio di Boardwalk Empire firmato da Martin Scorsese e The Borrower Arrietty, ultimo prodotto dello Studio Ghibli.

Ci sono poi le cose che sapevamo, come il film di apertura Last Night con Keira Knightley, Sam Worthington ed Eva Mendes, o l'anteprima di Winx Club 3D – Magic Avventura di Iginio Straffi. Verrà presentato anche il restauro de La dolce vita, così come il documentario relativo al film firmato da Antonello Sarno. Inoltre, dopo quasi vent'anni, arriva in Italia Porco Rosso di Hayao Miyazaki, assieme a una bella retrospettiva dello Studio Ghibli. Purtroppo, non sarà presente il regista, così come non ci sarà nessuno, tra interpreti e realizzatore, ad accompagnare i 20 minuti di Dylan Dog.

Foltissima e molto interessante la selezione di documentari presente nella sezione Extra, dove tra le altre cose vedremo (sperando ci siano anteprime stampa e non si debbano fare file lunghissime per prendere i biglietti) Inside Job, Gasland, The People vs. George Lucas e The Promise: The Making of Darkness on the Edge of Town, che descrive la lavorazione del disco di Springsteen. Sempre in Extra, sarà possibile vedere Burke and Hare, ritorno al cinema di John Landis, mentre in Alice nella città ci sarà il documentario Waiting for Superman del premio Oscar Davis Guggenheim.

Impressione che si è avuta alla presentazione: come titoli potrebbe essere il miglior festival di Roma di sempre (e se lo dice il sottoscritto…). Certo, sono tutti film passati già altrove (Sundance, Berlino, Cannes), ma una volta stabilito che avere anteprime mondiali di peso è pressoché impossibile, le scelte fatte mi sembrano molto buone.

Purtroppo, quest'anno è improbabile che si vedranno titoli importanti italiani come L'uomo che verrà, considerando che il Festival di Venezia ha preso praticamente tutto il possibile. Ma chissà, sperare non è proibito…

 

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