Si avvicina sempre di più il Festival di Cannes e la premiere mondiale di Solo Dio Perdona – Only God Forgives, e così il regista Nicolas Winding Refn rilascia interviste sul suo nuovo, atteso film con Ryan Gosling e Kristin Scott Thomas.

Tra i giornalisti che hanno avuto modo di parlare con lui c'è anche Arianna Finos, che oggi su Repubblica ha pubblicato una interessante intervista, nella quale Refn spiega la curiosa genesi del suo nuovo lavoro e le tematiche che tratta:

Perché ha ambientato il film in Thailandia?
"Ci avevo appena trascorso una vacanza con la famiglia. Era anche un modo per sfuggire per altri sei mesi al freddo della Danimarca. Io colleziono giocattoli e molti giocattoli giapponesi lì sono più economici. E mi piaceva ambientare un western a Bangkok, città che sembra uscita da Blade Runner: futuristica ma con un passato antico. E' piena di occidentali e davvero multiculturale, mi ricorda più New York che l'Europa".

Mentre era in vacanza con i suoi bambini ha immaginato questa storia così efferata?
"Il dramma vive sui contrasti, più li estremizzi, più diventa forte. Ma non mi considero una persona violenta. Ho grande senso morale. Ho due figli piccoli e capisco cosa può essere visto e cosa no. Ma i miei sono film per adulti in cui la violenza è squisitamente artistica".

Alla violenza lei affianca sentimenti assoluti.
"Drive era una favola. Un film sull'amore puro, fuori dalla fisicalità del rapporto, dai problemi di coppia. Solo Dio perdona racconta invece l'universale difficoltà degli uomini nel rapporto con la madre. Sul tema hanno cercato risposta molte tragedie greche. Gli uomini si muovono sulla base dell'istinto primario, le donne sono più sofisticate. Nel mio film, tra i due uomini in lotta, quello che vuole essere dio e l'altro che lo cerca, si inserisce la madre: colei che genera la vita ma tiene prigionieri i propri figli".

Notevole anche Vithaya Pansringarm nel ruolo dell'ex polizotto giustiziere.
"Pensavo che in Thailandia ci fosse una scuola di recitazione, come in Giappone. In realtà non esistono attori professionisti. Hanno tutti un secondo lavoro, girano soap opera come automi. Ho preso gente dalla strada. Incontrare Vithaya, che ha 53 anni e recita solo da tre, è stata una fortuna. Parla un ottimo inglese ed emana un senso di calma che fa paura".

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Questa la sinossi ufficiale:

Bangkok. Dieci anni dopo aver ucciso un poliziotto ed aver fatto perdere le sue tracce, Julian (Ryan Gosling) gestisce un club di Thai Boxe come copertura per operazioni di spaccio di droga. Pur rispettato nell’ambiente criminale, vive un momento di depressione e vuoto interiore.
Quando suo fratello uccide una prostituta, la polizia si rivolge ad un agente che ha lasciato il lavoro: Chang, noto come l’Angelo della Vendetta. Il quale permette al padre della ragazza di uccidere l’assassino per poi “restaurare” la giustizia tagliando al vecchio la mano destra.
A questo punto arriva a Bangkok la madre di Julian (Kristin Scott Thomas), Jenna, capo di una potente organizzazione criminale, per recuperare il cadavere del figlio. E ordina a Julian di trovare il suo assassino e mandarlo all’inferno.
Ossessionato dall’Angelo della Vendetta, Julian lo sfida a un incontro di Thai Boxe, sperando che sconfiggendolo sul ring possa finalmente ritrovare la pace dello spirito. Ma Chang lo batte.
Jenna, sempre più furiosa, progetta una reazione ancor più terribile: tutto è pronto per un viaggio sanguinario attraverso il tradimento e la vendetta, verso lo scontro definitivo, in cerca dell’ultima possibilità di redenzione.

L'uscita è prevista per il 19 luglio negli USA. In Italia lo distribuirà 01 Distribution il 30 maggio.