Fonte: Sci-Fi

In pochi, ormai, ignorano che nel nuovo Star Trek ci sarà anche lui, lo storico Spock: Leonard Nimoy. Eppure quando venne annunciato il cast del film di J.J. Abrams la notizia stupì tutti: non solo perché si trattava di un inaspettato ritorno sulle scene per l'anziano attore, ma anche perché c'era già uno Spock nel cast, ovvero Zachary Quinto, più in linea con l'età anagrafica degli altri attori.

In una intervista a Sci-Fi Wire Nimoy di come si è sentito a rivestire ancora i panni di Spock, e di cosa pensa della sua controparte più giovane…

Penso di non aver mai detto che avevo chiuso con la saga di Star Trek. Penso che semplicemente per un certo periodo di tempo abbia voluto sospendere la cosa. Ho recitato nei primi sei film, ho scritto e diretto altri due e ne ho prodotto uno. Sono stato molto attivo nei primi sei film. Quando venne Star Trek: Generation, non c'era spazio per Spock. E uccisero Kirk. Quindi casomai andrebbe chiesto ai realizzatori di quei film come mai non sono stato coinvolto: non mi venne mai offerto un ruolo. Mi chiesero di dirigere il settimo, ma lo script non mi piaceva, così lasciai perdere.
In questa occasione, invece, vennero da me con una idea che dava veramente valore al personaggio di Spock e alla mia presenza: mi davano un ruolo che valeva la pena interpretare, e per il quale valeva la pena di tornare, così sono tornato sul set. 

Cosa ha ti ha spinto a ritornare nel ruolo?
Nel film, lo Spock anziano ha un ruolo funzionale. Non è un cammeo. E' un ruolo scritto apposta per Spock, e per il suo posto nella storia di Star Trek. E' questo che lo ha reso attraente e meritevole della mia attenzione.

Cosa pensi di Zachary Quinto, il nuovo Spock?
Ho una grande ammirazione per lui. E' un ottimo attore, e per quello che ho visto del film ritengo abbia fatto un ottimo lavoro, come il resto del cast. Sono tutti in parte.

Pensi che ci sia un po' della tua interpretazione in quella di Quinto? O è qualcosa di diverso?
Beh, nominalmente è lo stesso personaggio, ma dobbiamo ricordarci che lui interpreta uno Spock precedente allo Spock che interpretavo io. E' più giovane, non ha esperienza, e quindi è piuttosto diverso. E' lo Spock che arriva da Vulcano sulla Terra per la prima volta, con l'obiettivo di andare alla Starfleet. E' un personaggio quasi diverso da quello che interpretavo io: il mio Spock era più maturo.

Ne avete parlato assieme?
Sì, molto. E' una persona indagatrice, un attore molto intelligente che fa le domande giuste, ha un approccio analitico al personaggio, cosa che ammiro e in cui mi identifico. Lavora in modo molto simile al mio metodo, cercando di indagare l'interiorità del personaggio e di scoprire come manifestare questo nella performance.

E come è stato mettere ancora le orecchie a punta?
E' stato forte! E' una grande esperienza tornare in questo ruolo e avere qualcosa di significativo da fare. Mi sono divertito ogni istante che ho passato sul set. Mettere il makeup e lavorarci, lavorare con il reparto dei costumi… è stato grande.

E come ti sei sentito quando ti sei rivisto allo specchio vestito da Spock?
E' una cosa graduale, non capita di colpo. La prima cosa che fanno è chiamarti e dirti "E' il momento di fare un calco delle tue orecchie", quello è il primo passo. Mettono la plastilina nelle orecchie e ne ricavano un calco. Poi ritorni da loro a vedere la scultura realizzata per creare le punte delle orecchie. Poi ritorni quando il primo paio di punte è pronto, le provi, e dici "Beh… dovrebbero essere più così e meno cosà", e gradatamente tutto viene sistemato. E' una cosa per la quale ci vuole tempo. Ma c'è sempre un momento in cui ti guardi e dici "Beh… ora mi sento veramente pronto a stare davanti alla cinepresa!"

Dev'essere stato un momento emozionante quando sei apparso sul set per la prima volta.
Beh, la prima volta è stato un test, non giravamo ancora. Il primo giorno in cui sono uscito dal camerino era una prova. Dissi a JJ: "Siamo un lavoro in corso", perché nulla era ancora pronto, ma tutti noi volevamo comunque vedere come venivo in pellicola, e così girammo un test: prima di girare veramente il film con il look giusto facemmo vari test. A un certo punto lui disse: "Ok. Ci siamo, finalmente. Possiamo andare a lavorare". E lì la faccenda si è fatta eccitante: c'era veramente Spock sul set.

Eravate negli stessi studi della Paramount dove vennero girati gli altri film?
Sì, sì.

E ti sei mai fermato e ti sei detto "Non ci credo, sono in un altro film di Star Trek!"
L'intera faccenda mi è sembrata un sogno. Mi sono sentito come in un sogno. Mi davo dei pizzicotti e mi dicevo: "sono davvero qui?" E' difficile crederci, dopo tutti questi anni. Non ricordo quando girammo l'ultima volta, penso 17 o 18 anni fa…

In questa pagina trovate la nostra recensione.

Star Trek, diretto da JJ Abrams e scritto da Alex Kurtzman e Robert Orci, uscirà l'8 maggio.

Trovate tutte le informazioni sul cast, la trama, i video nella nostra scheda.

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