Fonte: Los Angeles Times

In una nuova intervista a Rachel Abramowitz sul Los Angeles Times, Steven Spielberg ha raccontato come si è sentito a girare The Adventures of Tintin: Secret of the Unicorn, il primo dei due film di Tintin (l'altro lo dirigerà Peter Jackson), nella stessa maniera in cui James Cameron ha girato Avatar:

tintinHo usato il performance capture rispettando l'arte di Hergé, cercando di rimanere coerente con essa il più possibile.

Hergé scriveva storie di personaggi fittizi in un mondo reale, non fantasy. Scriveva storie ambientate nell'universo reale, utilizzava il National Geographic per documentarsi. A noi è sembrato che girare il film dal vivo, in live action, sarebbe stato troppo stilizzato perché la gente ci si approcciasse correttamente. Avremmo dovuto utilizzare costumi eccessivi. I costumi finiscono per sembrare più realistici quando il medium è digitale.

L'approccio utilizzato sul set è lo stesso identico di Avatar, non a caso il film è stato girato negli stessi teatri di posa neozelandesi, e con l'aiuto proprio di James Cameron. Le performance degli attori venivano registrate e visualizzate in tempo reale sullo schermo, già contestualizzate nelle scenografie 3D del film:

Quando il capitano Haddock corre, le cineprese registrano tutte le informazioni riguardo ai suoi movimenti fisici ed emotivi. Quindi vedi Andy Serkis correre nel teatro di posa, e sul monitor ti trovi il Capitano Haddock in costume di scena, che corre tra le vie del Belgio. Non solo vedi gli attori dal vivo, ma sono inseriti in un mondo tridimensionale.

Come come per Avatar (ma qui senza che nessuna scena venisse girata in live action), gli attori recitavano in un teatro di posa attrezzato per il performance capture, indossando una tuta di licra ricuperta di marker riflettenti. Ogni movimento veniva ripreso da oltre 100 cineprese. Inoltre, sulla testa indossavano una attrezzatura con microcamere che riprendevano un enorme quantità di dati sui movimenti del volto – in maniera da riprodurre fedelmente le espressioni facciali sui personaggi digitali. Tutte le informazioni venivano registrate dai computer, che mostravano in tempo reale l'attore in uno spazio 3D. La quantità di informazioni è tale da permettere al regista di tornare sulla scena e cambiare punto di vista anche mesi dopo la fine delle riprese.

Il regista è rimasto folgorato da questa nuova tecnica espressiva:

Adoro questo modo di girare. Non mi sono mai sentito così pittore. Ho avuto la possibilità di fare moltissime cose che, solitamente, come regista non posso fare. Con questo strumento puoi letteralmente dipingere, vieni inserito in un mondo digitale, puoi fermare gli attori e spostarti con un joystick grande solo tre volte un normale joystick. 

Spielberg ha concluso parlando della performance del protagonista, Jamie Bell:

[Nonostante nel film Jamie appaia come il Tintin di Hergé], vedremo la sua performance, sia fisica che emotiva. Se Tintin ci farà provare qualcosa, sarà perché sentiremo l'anima di Jamie Bell.

Scritto da Steven Moffat, Edgar Wright e Joe Cornish, The Adventures of Tintin: Secret of the Unicorn è stato interamente girato in performance capture da Steven Spielberg e uscirà in Digitale 3-D il 23 dicembre 2011. Prodotto da Peter Jackson, attualmente è in fase di animazione alla Weta Digital.

Nel cast Jamie Bell, Daniel Craig, Simon Pegg, Nick Frost e Andy Serkis.

Per tutte le informazioni sul film vi rimandiamo alla nostra scheda.

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