Recentemente Steven Spielberg e John Williams si sono riuniti in un cinema di Beverly Hills per un evento dell’American Cinematheque intitolato “50 anni di musica e film”. Per l’occasione, i due hanno ripercorso la loro longeva collaborazione, da Sugarland Express a The Fabelmans, raccontando vari aneddoti. Vi riportiamo i più interessanti.

L’inizio della collaborazione tra Steven Spielberg e John Williams

Sugarland Express rappresenta l’esordio al cinema per Spielberg e anche la sua prima collaborazione con Willams. Il regista racconta come è nata:

Stavo leggendo la sceneggiatura e stavo ascoltando un album di una colonna sonora che mi aiutasse a ispirarmi per la storia. Era di un film chiamato The Reivers che John aveva composto per Mark Rydell [regista del film] e questo è stata la prima volta che ho sentito qualcosa di John.

La reazione di Spielberg alla colonna sonora de Lo squalo

Uno dei motivi più celebri di Williams è sicuramente quello de Lo squalo. Quando però il compositore ha proposto al regista la sua idea per la colonna sonora, la reazione del regista lo ha sorpreso:

Williams: Non so come qualcosa viene fuori ma puoi comporlo molto velocemente o lentamente, o forte o morbido, come ” dun dun, dun dun, dun dun”. Quindi puoi manipolare l’impressione dello spettatore se non vedi nient’altro che acqua. Pensavo dunque che fosse una cosa utile e l’ho suonata a Steven, che mi fa “Sei serio?” E io: “Se abbiamo due violoncelli e due basi nell’orchestra, potrebbe funzionare“. Abbiamo provato e lui sembrava felice…

Spielberg: Mi sono spaventato quando me l’ha suonata al pianoforte perché mi ha guardato e mi ha sorriso; io ho iniziato a ridere perché pensavo mi stesse prendendo in giro. Ma John mi ha risposto “No, sono serio“. Ma sono stato fortunato: lo squalo non ha mai funzionato, ma John sì.

L’importanza di Schindler’s List

Proseguendo coi titoli più celebri, Spielberg riflette sul valore per lui di Schindler’s List:

È stato un momento così importante nella mia vita. Non semplicemente nella mia carriera, nella mia vita. Non ho mai pensato in termini di musica mentre realizzavo il film, non avevo un idioma nella mia testa, non un piano o l’intento di mettere musica contemporanea nel film o consigli da dare a John su come mi sentivo riguardo a certe scene. Ero solo focalizzato sul raccontare la storia.

Quando poi ha mostrato il film a Williams, il compositore è stato particolarmente colpito:

Non riuscivo a respirare, ero così commosso dal film che non riuscivo a parlare a Steven. Così gli ho detto: “Esco un attimo all’aria aperta“. Ho camminato per circa 45 minuti prima di iniziare il nostro meeting. “Steven, questo è un film fantastico e hai bisogno di un compositore migliore di me“, gli ho confessato. E lui: “Lo so, ma sono tutti morti“.

Cosa ne pensate degli aneddoti di Steven Spielberg e John Williams? Lasciate un commento!

FONTE: Deadline

Classifiche consigliate