L'occasione della nuova invettiva di Terry Gilliam verso uno dei suoi bersagli preferiti, Steven Spielberg, e più in generale verso il "sistema-Hollywood" gli viene offerta dalla Tv romena durante il programma Garantat 100%.

E' lo stesso presentatore a fingersi Spielberg dando dunque modo a Gilliam di esternare la sua opinione:

Sono molto geloso del tuo talento, del tuo successo, delle tue abilità. Sei brillante e credo davvero che tu sia il miglior storyteller in circolazione. Solo che penso che le tue idee siano un po' troppo semplicistiche e non del tutto oneste e mature. Non sono mie parole, è stato Kubrick a dirti a proposito di Schindler's List che "il più grande problema di Schindler's List è che è un film sul successo. L'Olocausto è la storia di un fallimento". E' perfetta questa frase, Kubrick l'ha espressa meglio di chiunque altro.

Sulle "responsabilità" di chi fa cinema e sul "sistema Hollywood" è anche più drastico:

I film, i media in genere sono strumenti molto potenti. Se con essi non educhiamo le persone, non le facciamo pensare, guardare il mondo da una diversa prospettiva che senso ha? Ma da questo punto di vista, la prospettiva è grama. Hollywood ha abituato le persone ad aspettarsi sempre il solito film preconfezionato. Hollywood ha ottenuto quello che ha sempre voluto. Il pubblico oggigiorno sembra istupidito, guarda e riguarda sempre lo stesso film. Pagano per vedere cose tutte uguali. Magari è perché così le persone si sentono a proprio agio, dirai tu. E come con la musica pop, in cui sai già il ritmo, cosa aspettarti e quando arriverà l'esplosione sonora… Così la vita di tutti diventa più complessa, la crisi economica sempre più pesante e la gente si aggrappa ad alcune certezze che le fa stare bene, come il rivedere sempre lo stesso lungometraggio.

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Per vedere tutta l'intervista a Terry Gilliam cliccate la foto qua sotto.