Quella della finestra distributiva dal cinema allo streaming era una tematica rovente già da prima che la pandemia di nuovo Coronavirus imperversasse in lungo e in largo andando a velocizzare dei processi già attivati e in corso, ma questo non significa che alcuni Big del cinema, da Christopher Nolan a Tom Cruise, si piegheranno supinamente a dei cambi di percorso per certi versi inevitabili.

Giusto ieri, nell’elencare i termini del contratto stipulato da Christopher Nolan con la Universal, abbiamo sottolineato come il regista inglese abbia richiesto, per il suo prossimo film, una permanenza esclusiva al cinema ben superiore ai 31, 45 giorni che sono diventati lo standard in questi mesi in cui cinema e coronavirus devono, gioco forza, cercare di “convivere”.

Secondo quanto segnalato dall’Hollywood Reporter (via Screen Rant), un altro nome di punta dell’industria, il già citato Tom Cruise, non sarebbe particolarmente lieto della decisione presa dalla Paramount in materia di accorciamento di questa finestra. Come noto già da mesi, lo studio ha stabilito che i suoi film resteranno al cinema per trenta o quarantacinque giorni (a seconda del fatto che si stia parlando di un film a budget più contenuto o di un tentpole multimilionario) prima di approdare in streaming gratuito su Paramount+. Lungometraggi dall’altissima portata produttiva come Mission: Impossible 7 o Top Gun: Maverick rientrano logicamente nella fascia da 45 giorni, un lasso di tempo che Tom Cruise giudicherebbe comunque insufficiente. La star avrebbe voluto mantenere la classica finestra da 90 giorni.

Non a caso però, proprio in seno alla Paramount si effettuerà un avvicendamento ai vertici dirigenziali che è l’ennesima conferma del fatto che i tempi stanno cambiando. Come vi abbiamo spiegato in questo articolo:

Jim Gianopulos lascerà il ruolo di chairman e CEO della Paramount: lo stimato dirigente sessantanovenne aveva preso le redini della compagnia nel 2017 dopo aver lavorato per anni alla Fox. Tra i suoi meriti, l’aver riportato al profitto la colonna portante di Hollywood da tempo in difficoltà dopo il regno di Brad Grey e Rob Moore, ma la pandemia ha lanciato nuove sfide. Secondo il Wall Street Journal, Brian Robbins sarà il nuovo CEO: una vera scalata per il dirigente, ex star di Head of the Class, che in questi mesi è diventato capo dell’impero di Nickelodeon. Inutile dire che il suo background lo rende la figura ideale per valorizzare la divisione streaming di ViacomCBS, ovvero Paramount+, rebranding tardivo di CBS All Access.

Vi ricordiamo che entrambi i kolossal Paramount con Tom Cruise, Mission: Impossible 7 e Top Gun: Maverick sono stati rimandati al 2022 (insieme al quarto Jackass).

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