Di recente, abbiamo parlato del “pessimo carattere” di Tom Cruise in relazione alla ben nota sfuriata sul set di Mission: Impossible 7 causata dal mancato rispetto delle norme anti-Coivd da parte di alcuni membri della troupe della pellicola (ECCO TUTTI I DETTAGLI DELLA VICENDA).

Un argomento che poi è stato toccato anche da Tom Cruise durante un’intervista con Empire in cui aveva sostanzialmente chiuso la questione sentenziando “quello che ho detto, ho detto”.

Una questione che Leah Remini, attrice che ha diretta conoscenza di Scientology, il movimento ideato da L. Ron Hubbard che vede in Tom Cruise suo principale “poster boy”, ha descritto come un vero e proprio stunt promozionale per il movimento. Remini, fino al 2013, era dentro Scientology, esperienza raccontata dalla serie TV La mia fuga da Scientology, in cui ha illustrato, servendosi anche dell’ausilio delle testimonianze di altri ex-membri, per quali ragioni ha deciso di abbandonare la “chiesa” fondata da Hubbard: abusi psicologici, minacce e persecuzioni di ogni genere. In questo articolo trovate la sua lettura della vicenda in cui dichiara, senza mezzi termini, che Tom Cruise è una “persona violenta”.

Sulle pagine del Daily Mail è stata pubblicata un’intervista a Eileen Berlin, la prima manager dell’attore. La manager, che ha seguito la carriera della star fino a dopo l’uscita di Top Gun, parla proprio del suo pessimo carattere raccontando anche di quando, a 19 anni, le lanciò addosso un album di foto pubblicitarie fatte per i magazine adolescenziali perché lui, nonostante la giovanissima età, voleva essere visto come una star adulta:

Tommy aveva un pessimo temperamento. Ha covato molta rabbia verso il suo padre naturale. Aveva degli sbalzi d’umore e s’imbufaliva con uno schiocco delle dita. Era come se qualcosa stesse ribollendo in lui per poi esplodere. Immagino fosse dovuto alla sua insicurezza. Una volta gli presentai, per il suo diciannovesimo compleanno, un album con la raccolta delle sue foto e articoli promozionali fatti per i magazine teen. Si mise a urlare “Non voglio stare nei magazine per adolescenti”. Mi disse che si considerava un adulto, non un teen idol. Mi lanciò addosso l’album che mi colpì sulla guancia.

Eileen Berlin, che ha anche donato al Daily Mail svariate foto dell’epoca di Tom Cruise, aggiunge:

Tommy aveva molti volti, come potete vedere da queste foto. C’era arroganza, disprezzo, frustrazione, fascino e tristezza. L’ho visto in tutti quegli stati d’animo. Quello che non ho mai davvero visto è un’effettiva dimostrazione di felicità. Era sempre molto ambizioso, molto determinato a diventare una star. E questo lo ha reso un perfezionista.

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