Fonte: sito ufficiale, STYD

Con l’inizio della post-produzione di Mother’s Day arrivano anche le prime notizie ufficiali sul nuovo film di Darren Lynn Bousman (regista di Saw II, III e IV) prodotto da Brett Ratner (regista di X-Men: Conflitto Finale).

Sul sito ufficiale è stata pubblicata la prima photo gallery che comprende anche immagini del backstage: potete vederle sul sito ufficiale.

La pellicola è un remake dell’omonimo film di Charles Kaufman del 1980.

Nel prodotto originale erano coinvolte tre ragazze, le quali, dopo essersi addentrate in un bosco, finiscono in una casa di psicopatici, dove la madre invita e incentiva i propri due figli ad abusare violentemente delle tre malcapitate. Bousman ha più volte ribadito che aveva intenzione di trarre solamente spunto dal film originale, cercando di rendere più attuale, sadica e hardcore l’intera storia.

Ora che è stata resa pubblica la trama possiamo notare le principali differenze: la storia ruota attorno a due madri (Rebecca De Mornay e Jaime King), che daranno al concetto di vacanza un nuovo terrificante significato, cercando di proteggere i loro stessi figli.

Dopo una rapina in banca malriuscita, tre fratelli si dirigono verso casa, sperando che la loro madre (Rebecca De Mornay) possa procurare loro una via di fuga. Johnny (Matt O’Leary), il fratello più giovane, è stato ferito da un colpo di pistola e un quarto rapinatore li ha traditi fuggendo con il bottino. Ma quando i fratelli tornano a casa, scoprono che è tutto scomparso, compresa la madre, a cui è stato pignorato l’edificio mesi prima. I nuovi proprietari, Beth e Daniel Sohapi (Jaime King and Frank Grillo), e i loro ospiti che si trovano lì per una festa di compleanno, diventano così i loro ostaggi.

Poco dopo la madre torna a casa, accompagnata dalla sorella dei ragazzi (Deborah Ann Woll), e immediatamente la donna diventa intenzionata a fare qualsiasi cosa per proteggere i suoi figli ed organizzarne la fuga.

Il cast comprende Rebecca De Mornay, Jaime King, Patrick Flueger, Warren Kole e Matt O’Leary.

 

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