Domani 8 aprile verrà ufficializzata la nascita di Warner Bros. Discovery, il colosso dei media che nasce dalla fusione tra Discovery e WarnerMedia (quest’ultima verrà scorporata dal gigante delle telecomunicazioni AT&T e assorbita). C’è molta eccitazione a Hollywood per quella che è una delle operazioni più ambiziose e costose (43 miliardi di dollari) dai tempi dell’acquisizione della Fox da parte della Disney, ma le domande non sono poche. Fusioni e acquisizioni di questo tipo rappresentano da sempre una grande fonte di risparmio per le aziende, perché permettono di ottimizzare le ridondanze. In poche parole: è tempo di licenziamenti. Fin da quando David Zaslav di Discovery è stato indicato come CEO della nuova Warner Bros. Discovery è apparso chiaro che tali ottimizzazioni avrebbero interessato principalmente il lato Warner Bros., e nelle ultime ore queste ipotesi si sono concretizzate a pieno.

Warner Bros: chi lascia

Il primo ad annunciare il suo addio è stato Jason Kilar due giorni fa: il posto del CEO di WarnerMedia, che solo qualche mese fa si prendeva una rivincita sulla strategia tanto discussa di lanciare i film Warner in contemporanea al cinema e in streaming nel 2021, era a rischio fin dall’inizio, e quindi il suo addio non stupisce. Sarà dunqe molto interessante capire quale sarà la sua prossima mossa in termini di carriera.

Poche ore più tardi è stato annunciato anche l’addio di Ann Sarnoff, che non guiderà più la Warner Bros. (e il suo ruolo non esisterà più nella nuova compagnia), e quello di Andy Forssell, capo della piattaforma streaming HBO Max.

Mercoledì sono scattati poi i licenziamenti in massa di molti dirigenti Warner: se ne va anche il CFO Jennifer Biry, il braccio destro di Kilar e capo della comunicazione corporate Christy Haubegger, il vicepresidente esecutivo delle risorse umane Jim Cummings, il capo dell’area tecnologica Richard Tom e diversi altri vicepresidenti esecutivi come Tony Goncalves e Jim Meza.

Warner Bros: chi resta

Secondo le indiscrezioni riportate da Deadline, ci sono delle figure che invece Zaslav ritiene insostituibili almeno per il momento. Parliamo di David Haddad, presidente di Warner Bros Games, e di Gerhard Zeiler, presidente di WarnerMedia International. Dovrebbero rimanere anche Casey Bloys, capo dei contenuti di HBO e HBO Max, Toby Emmerich, capo degli studi cinematografici della Warner Bros Pictures, e Channing Dungey, capo della Warner Bros. Television. Salva, per ora, anche il direttore operativo della Warner Bros. Carolyn Blackwood.

Essendo saltate le “teste” di WarnerMedia, è molto probabile che David Zaslav nomini un dirigente di tutti gli studios Warner che gestisca le figure sopracitate e che riporti direttamente a lui – i nomi citati da Deadline (ma sono rumour) sono figure come Scott Stuber di Netflix, Peter Rice della Disney, e Jim Gianopulous ed Emma Watts – questi ultimi hanno da poco lasciato gli studi cinematografici della Paramount e sono personalità di altissimo livello che potrebbero essere molto adatte al ruolo.

Quale sarà la struttura di Warner Bros. Discovery?

Tutti questi licenziamenti lasciano intuire che nei prossimi giorni David Zaslav (che preferisce un’organizzazione più snella) annuncerà la struttura della nuova Warner Bros. Discovery (che dovrebbe debuttare in borsa lunedì). Una riorganizzazione generale appare inevitabile, e i licenziamenti di queste ore lasciano immaginare che WarnerMedia verrà dissolta, e le sue varie unità (che includono lo studio cinematografico Warner Bros., il canale via cavo HBO e la piattaforma streaming HBO Max, i network via cavo Turner e molto altro ancora) verranno integrate con il portfolio globale di canali televisivi e produzione di contenuti di Discovery.

Sembra che al momento poco si sappia (anche all’interno delle due aziende) dell’idea che ha Zaslav della nuova società – l’unica nomina ufficiale arrivata in queste settimane è quella di Chris Licht come capo della CNN dopo l’addio di Jeff Zucker, travolto da uno scandalo. L’altra cosa che si sa per certa è che la nuova società punterà a una fusione completa delle due piattaforme HBO Max e Discovery Plus.

Una piena integrazione, comunque, impiegerà mesi, viste le dimensioni delle due compagnie, ma le idee dovranno essere già chiare il 17 maggio, quando è previsto un upfront al Lincoln Center: una vera e propria vetrina nella quale verranno presentate agli inserzionisti le opportunità offerte dalla fusione dei due giganti.

Vi terremo aggiornati!

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