Con Interstellar Christopher Nolan ha dimostrato di essere uno dei pochi registi in grado di fare un film fantascientifico originale da 160 milioni di dollari di budget di successo: la pellicola infatti ha raccolto ben 545 milioni di dollari in tutto il mondo in meno di un mese.

Quale sarà il suo prossimo progetto? Secondo Tracking Board, potrebbe trattarsi dell’adattamento cinematografico di Player One, romanzo di Ernest Cline ambientato nel 2044 incentrato su un teenager che si imbarca in una caccia al tesoro all’interno di un mondo immersivo online che mette alla prova la conoscenza degli anni ottanta.

Questa la trama del romanzo:

Il mondo è un brutto posto. Wade ha diciotto anni e trascorre le sue giornate in un universo virtuale chiamato OASIS, dove si fa amicizia, ci si innamora – si fa ciò che ormai è impossibile fare nel mondo reale, oppresso da guerre e carestie. Ma un giorno James Halliday, geniale creatore di OASIS, muore senza eredi. L’unico modo per salvare OASIS da una spietata multinazionale è metterlo in palio tra i suoi abitanti: a ereditarlo sarà il vincitore della più incredibile gara mai immaginata. Wade risolve quasi per caso il primo enigma, diventando di colpo, insieme ad alcuni amici, l’unica speranza dell’umanità. Sarà solo la prima di tante prove: recitare a memoria le battute di Wargames, penetrare nella Tyrell Corporation di Blade Runner, giocare la partita perfetta a Pac-Man, sfidare giganteschi robot giapponesi e così via, in una strabiliante rassegna di missioni di ogni tipo, ambientate nell’immaginario pop degli anni ’80, a cui OASIS è ispirato. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, un nuovo classico dell’avventura che presto diventerà un megafilm prodotto da Warner Bros.
L’adattamento è stato scritto da Zak Penn, che qualche giorno fa ha rivelato di aver cambiato molto la trama del romanzo poiché sarebbe “semplicemente impossibile ottenere i diritti di sfruttamento cinematografico di tutti i prodotti citati nel libro”. Non sappiamo ancora se Nolan sta prendendo in considerazione l’offerta, anche se tra tutte le major la Warner Bros. è quella con cui il regista ha un rapporto più stretto e personale: possiamo star certi che ci penserà molto seriamente.

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