Fin dall’uscita di 300, Zack Snyder viene visto come un “regista di destra”, questione, questa, divenuta nuovamente attuale per via della tossicità di una frangia dei supporter del movimento #RestoreTheSnyderVerse e per via del suo interesse nel portare sul grande schermo The Fountainhead, tratto dal romanzo della controversa Ayn Rand tradotto in Italia come La fonte meravigliosa.

In un pezzo “di gruppo” pubblicato dal Guardian in cui Zack Snyder risponde alle domande che gli vengono poste dagli attori che nel corso del tempo hanno lavorato con lui, il filmmaker ha smentito una volta per tutte di essere un “regista di destra” interpellato in merito da Sarah Polley, protagonista femminile del suo film d’esordio, L’alba dei morti viventi:

Voto i democratici! Sono un vero amante dei diritti individuali, sono da sempre uno strenuo sostenitore dei diritti delle donne e del loro diritto di scelta e sono sempre stato circondato da donne forti. E naturalmente sono anche un sostenitori dei diritti delle minoranze in ogni aspetto della vita. Direi che sono un tizio piuttosto liberale. Voglio essere sicuro che tutte le persone vengano ascoltate e che tutti si possano sentire inclusi. E non ho un’agenda di destra. La gente vede quello che vuole vedere.

Parlando in un paio di occasioni circa l’accantonamento del progetto cinematografico di The Fountainhead, Zack Snyder si era così espresso:

Per il momento Fountainhead è stato accantonato e non so come e quando quel film verrà fatto, di sicuro non nell’immediato. Abbiamo bisogno di un paese meno diviso e di un governo un po’ più liberale per fare quel film, in maniera tale che la gente non reagisca in una certa maniera […] È un libro così carico di politica che abbiamo bisogno di un governo più liberale per realizzare “La fonte meravigliosa” in modo tale che nessuno vada fuori di testa.

Cosa ne pensate?

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