Max Handelman è un gagliardo produttore statunitense a capo della Brownstone Productions insieme a un’artista molto particolare: sua moglie Elizabeth Banks.

Insieme avevano prodotto il primo capitolo arrivato in Italia come Voices (2012). Proprio in relazione a questa prestigiosa parentela, BadTaste.it si è permesso di “pressare” il buon Max circa il futuro da regista della prodigiosa consorte. D’altronde solo lui può fornirci informazioni dettagliate su quella che per noi sarà una nuova grande regista di commedie hollywoodiane. E non solo…

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E’ nata una regista. E’ un’evoluzione per Elizabeth?

E’ stato sorprendentemente normale scoprire che lei sarebbe stata la regista di Pitch Perfect 2. So che può sembrare paradossale, ma è così. Lei conosceva perfettamente tutto il progetto Pitch Perfect. Aveva il pieno controllo su preproduzione, produzione e postproduzione. Era molto vicina alla sceneggiatrice Kay Cannon. E’ stato tutto molto naturale. Non ho mai avuto alcuna preoccupazione a proposito.


Chi è stata la prima persona che ha pensato ad Elizabeth come regista?

E’ stata Donna Langley della Universal Pictures. Lei è stata la prima a dire a Elizabeth: “Dovresti dirigerlo tu”. E poi Donna ha cominciato a mettere in moto le cose. Donna… è il nostro capo in questo tipo di collaborazione. Per cui il suo giudizio è molto importante!

 

Non c’è poi una larghissima tradizione di registe di commedie. Penso a Diane Keaton, Nancy Meyers, Nora Ephron, Martha Coolidge…

Amy Heckerling…

 

Giusto. La grande Amy Heckerling. Ecco… Elizabeth vuole essere, nel futuro, una di queste signore?

E’ una domanda piuttosto difficile. Non penso, ad essere sinceri, che Elizabeth veda questa scelta come l’inizio di una nuova carriera specificamente da regista. E’ un’evoluzione… ma lei vuole continuare a recitare e produrre. Tutto può essere fatto insieme. Non c’è nessuno meno impressionato di me a vederla dirigere uno studio movie ma non c’è fretta. Se tu mi chiedi perentoriamente se lei stia pensando di fare solo la regista… devo risponderti di no.


Il film sembra più libero rispetto al secondo. Più potente. Elizabeth ha liberato di più le attrici?

Volevamo rischiare di più. Volevamo spingere lo humour di più. Eravamo sicuri che non sarebbe stato il solito sequel senza passione. Eravamo convinti che sarebbe potuto essere più grande e più bello del primo film.Pitch Perfect 2

 

Parliamo dell’identità di Rebel Wilson. E’ una nuova John Belushi in termini di irresistibile brutalità comica? E’ più difficile al montaggio gestire una comica donna brutale o un comico maschio brutale?

Rebel è unica. Il paragone con Belushi è prestigioso. Eppure c’è qualcosa in lui di incredibilmente specifico. Avevamo una quantità di materiale imbarazzante in termini di quantità e qualità da parte di Rebel. Si trattava solo di capire in che direzione andare e quanto delle scene tenere. Rebel è essenziale per il franchise Pitch Perfect. La potremmo definire l’asset principale. Fantastica artista e gran lavoratrice.

 

Come la si gestisce sul set? Si accende la camera e poi si vede che succede?

Un po’ sì e un po’ no. Ci sono scene di Pitch Perfect 2 che richiedono elaborate coreografie dove Rebel deve essere controllata. Poi, in altre scene, Rebel può essere libera di scatenarsi. In ogni scena di pura commedia, Elizabeth dava tanto spazio a Rebel.


Avete tagliato molto dal first cut del film?

Abbastanza. Tutti i numeri musicali sono estremamente lunghi e quindi da limare al montaggio. Alcune performance musicali potevano durare anche un’ora e nel film finiscono solo pochi minuti. Però non posso dire che abbiamo una director’s cut da 3 ore.


Ultima domanda: il tuo primo grande amore cinematografico?

I Predatori dell’Arca Perduta (1981). Avevo 8-10 anni. Lo ricordo come se fossi ieri. Vederlo al cinema fu un’esperienza incredibile. L’avrò poi rivisto 40 o 50 volte. L’ho rivisto insieme recentemente in dvd con i miei figli ed è incredibile come sia ancora così bello ancora oggi.

 

Ultimissima domanda. E se Elizabeth facesse un superhero movie in futuro?

Lo sai che non sei la prima persona che lo dice?

 

Wonder Woman sarebbe stato perfetto per lei. Ci state pensando?

Sì. Attivamente..

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Questa la sinossi:

Le Barden Bellas sono tornate! Le abbiamo viste scatenarsi sul palco in una competizione all’ultima hit per cercare la propria voce e la propria identità. Ma la sfida di Beca, Ciccia Amy, Chloe e le altre non è finita, pronte a mettere nuovamente alla prova la loro intesa musicale e a raggiungere nuovi traguardi. Preparatevi a ridere, ballare e soprattutto cantare insieme a loro.

La commedia diretta da Elizabeth Banks, attrice non protagonista e produttrice di Voices, e prodotta da Paul Brooks e Max Handelman, è stata scritta da Kay Cannon.

La pellicola sarà nelle sale americane dal 15 maggio 2015 e in quelle italiane dal 28 dello stesso mese.