Cannes 74 – Annette, la recensione

Più passano gli anni più il cinema di Leos Carax invecchia dentro rimanendo eternamente giovane fuori. Annette ha il ritmo del cinema dei nostri anni, ha la fotografia e la maniera di stare addosso ai personaggi del cinema da festival contemporaneo e anche gli attori e il recupero del musical di questi tempi. Dentro però rimane profondamente un film di Leos Carax, fondato su una visione di come funzioni il cinema ancorata a convenzioni da intellettualismo cinefilo anni ‘70 e ‘80. Holy Motors il suo ultimo film, 9 anni fa aveva confermato che c’è ancora una grandissima passione intorno a queste idee ma a giudicare da quanto si è visto dopo la sua uscita, al netto del successo cinefilo sempre di meno sembrano incidere sul proprio tempo come vorrebbero.

L’impianto di Annette è quello classico del musical, una storia di artisti. Formalmente se si dovesse trovare un archetipo quello più giusto potrebbe essere la tradizione del musical sul parlato fra...