La recensione di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, il film in sala dal 29 marzo
Non sì può davvero dire che Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri la sua personalità la trovi nelle immagini. Dall’inizio alla fine mette insieme suggestioni, idee, e stili di fotografia, scenografia e trucco presi altrove, dalla grande banca dati di fantasy prodotto per il cinema e per la serialità televisiva degli ultimi 20 anni. Anche i costumi non sembrano originali ma oscillano tra Il trono di spade e Le cronache di Narnia (con occasionali tocchi da World Of Warcraft). Semplicemente non è su quello che punta per creare la propria identità, ma sul tono. Con echi da cinema per ragazzi anni ‘80, convivono bene e anzi si alimentano a vicenda lo scanzonato e l’avventuroso, lo sfacciato e il godereccio. Quella di Dungeons & Dragons è un’avventura eccitata che sa di essere tale e sembra proprio alimentata da un desiderio facile ad essere condiviso di essere divertente. Le scelt...
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