La recensione di EO, il film in concorso a Cannes

L’originalità non è un trucco. EO è un film particolare che sa di essere particolare e sì: basa molto del suo fascino su questo essere particolare. Una storia di finzione che ha per protagonista un asino, vista quanto più possibile dal punto di vista dell’asino stesso, raccontando le sue emozioni, partecipando alle sue peripezie a metà tra umorismo, paura, piccoli e grandissimi drammi. Ma la particolarità non è un trucco, o almeno non solo, è quello che ci smuove dalle solite posizioni e che soprattutto costringe il cineasta stesso a smuoversi dalle solite pratiche per trovare percorsi nuovi anche solo per arrivare alle solite destinazioni.

In EO la particolarità dello spunto è subito particolarità della forma. Attira lo spettatore promettendo qualcosa di originale ma attira alla stessa maniera il cineasta promettendo ostacoli tutti diversi dal solito e costringendo a riflettere sul senso di certi strumenti e quindi a rivederne l’uso. D...