Ci sono due livelli in Masterminds. Il primo è quello della confezione coloratissima, delle battute di Zach Galifianakis, Kristen Wiig e Jason Sudeikis, quella maniera di interagire del loro tipo di commedia, a tinte fortissime ma anche dotata di un’idiozia tutta sua, un livello che fa assomigliare il film a La Grande Scommessa (nel migliore dei casi) o alle commedie vacanziere di Adam Sandler (nel peggiore). Il secondo invece è quello più sottile e viene dalla persona che è stata messa a dirigere il film ma non a scriverlo, nonostante sostenga di aver dato un po’ di contributi.

È impossibile non riconoscere da pochissime inquadrature i film scritti da Jess e Jerusha Hess (e solitamente diretti dal primo). Napoleon Dynamite, Nacho Libre o il capolavoro Gentlemen Broncos, sono delle odi fenomenali agli ultimi del mondo, i peggiori, i meno concilianti e più perdenti tra gli esseri umani, e sono soprattutto film nel senso più completo del termine. A fianco ad una sceneggiatura solitamente...