È forse per la curiosa origine e struttura del romanzo da cui è tratto che Suite francese assomiglia molto poco al cinema sul nazismo come Hollywood l’ha canonizzato (e il resto del mondo imitato). Si tratta infatti solo di una parte di un poema sinfonico più grande, ideato da Irene Nemirovsky, pensato in 5 capitoli di cui ne sono stati scritti solo 2 per la sopraggiunta deportazione della scrittrice nei campi di concentramento. Rimasto confinati tra i molti scritti in mano agli eredi fino agli anni ’90, quando sono stati consegnati in blocco ad un istituto, il romanzo (o meglio le 2 parti del poema sinfonico) è stato scoperto. Ora diventa anche film, perdendo qualsiasi riferimento all’opera maggiore incompiuta ma conservando un andamento zoppo che è una benedizione.

La storia è un melò di ambientazione bellica, pensato nella Francia di provincia in cui i tedeschi mantengono l’ordine con pugno di ferro e in cui una ragazza il cui marito è al fronte (ma vive con ...