The Father, la recensione

Love will tear us apart. Un brano che Anthony non ascolterebbe mai. In casa con le cuffie sente arie dell’Opera, delicata musica classica. Eppure quei brani (almeno quelli cantati) non dicono qualcosa di troppo diverso. In questa storia universale (ma alto borghese) di padri anziani e figlie adulte, di senilità e demenza incipiente, ma soprattutto di un distacco necessario e ingiusto, c’è quello che spesso manca ai film sull’invecchiare o perdere la testa: il sentimento. Che invece è ciò che si acuisce nelle vite di chi è vicino a persone anziane con le quali diventa impossibile avere a che fare e che si trasformano in una slot machine di ricordi casuali e improvvise commozioni tremendamente coinvolgenti.

Fa davvero impressione il fatto che Florian Zeller, che questa storia l’ha scritta per il teatro e poi l’ha adattata al cinema e infine ha diretto il film, sia al suo debutto. Il suo è un film di interni in cui proprio l’architettura delle stanze rappresenta ...