Venezia 72 - De Palma, la recensione
Un autore immenso scandagliato con pigrizia e lasciando solo a lui il palco. De Palma è pieno di ottime informazioni ma privo di qualsiasi visione
De Palma è il classico esempio di documentario pigro, senza voglia e piegato sul suo aspetto più superficiale, ovvero l'aneddotica. È indubitabile che quest'aneddotica nel caso particolare sia fantastica, anche perchè Brian De Palma nel raccontare la sua carriera di film in film, dimostra una vivacità e una capacità di intrattenere di rara affabulazione (aiutato anche dalla totale mancanza di peli sulla lingua) e questo basta effettivamente a consigliarne la visione. De Palma mostra e avvince, racconta e stimola ma Baumbach e Paltrow no. I due registi sembrano non esistere.
Il contrasto tra queste due teste che pensano cinema poteva scatenare qualcosa di più maturo di questa tesi compilativa. Era insomma lecito aspettarsi da Paltrow e Baumbach un'elaborazione e una lettura di De Palma invece di questo palchetto da cui far parlare l'autore e montare le sue frasi con le scene dei film di cui racconta.