Alla fine tutto torna lì a Tenoch e Julio, la Rosabella di Alfonso Cuarón, i due protagonisti di Y Tu Mama Tambien, il film che gli ha cambiato la vita a partire dal Messico (aveva già lavorato in America e con le star ma il successo arrivò con quel film) e a partire da una storia di amicizia tra due ragazzi un alto-borghese e un popolano lungo un viaggio con un’altra donna. Così anche qui con Roma una famiglia alto-borghese con 4 figli e la donna di servizio si spostano e viaggiano in un finale che è il momento migliore di una pellicola che non brilla quanto dovrebbe.

In bianco e nero e con attenzione maniacale alla nostalgia, Alfonso Cuarón gira un film quasi per se stesso, denso di dettagli che non sono né drammaturgici né comici, non fanno ridere o sorridere e non ci danno indizi sulla storia, sono pura nostalgia. Vere auto, vere manovre in spazi angusti, veri poster e programmi televisivi, ovvero il tempo reale (com’era il 1971) e il tempo percepito (cioè le madeleine della ...