La notizia della settimana - I licenziamenti in Sony Santa Monica

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Le nostre considerazioni sul taglio di personale e sulla cancellazione della nuova IP decisi da Sony

Pensare che un team capace come Sony Santa Monica debba subire dei licenziamenti è difficile, ma è esattamente quanto accaduto alcuni giorni fa. La compagnia giapponese ha deciso di tagliare di quasi un quinto il personale, ridimensionando la squadra di circa una cinquantina di unità. Non è bastato un curriculum composto dai titoli della serie God of War (e non solo), per sfuggire alla mannaia, che si è abbattuta con freddezza, levando il lavoro e molte persone, molto probabilmente, decretando la morte di una nuova IP in sviluppo.

Che il team californiano fosse al lavoro su un nuovo progetto era cosa nota, quanto successo negli ultimi giorni ha provocato la fuoriuscita di alcune informazioni, che rendono la scelta di Sony difficile da digerire. Non possiamo di certo avere tutti gli elementi per giudicare le motivazioni, squisitamente economiche, che hanno portato alla drastica riduzione di personale; dal nostro punto di vista, il dispiacere è per tutte quelle persone che hanno perso il loro posto di lavoro (anche se Sony ha affermato che molte verranno reintegrate altrove) e per la prematura fine di un titolo in lavorazione da tempo, e che forse è stato sfortunato anche nelle tempistiche.

Lo sci-fi è un genere dal quale praticamente mai i videogiochi si sono allontanati, e negli anni si sono alternate serie più o meno importanti. L'ultima, probabilmente la migliore di sempre, anche al netto degli innegabili difetti e delle storture dell'ultimo capitolo, è stata quella di Mass Effect, il cui testimone sembra verrà raccolto, a settembre, da Destiny. Proprio il nuovo titolo di Bungie avrebbe assestato il primo, duro colpo, alla nuova IP di Sony Santa Monica: alla sua presentazione, infatti, i ragazzi californiani avrebbero notato una certa somiglianza con il loro titolo, e sarebbero corsi ai ripari, tentando di modificare alcune caratteristiche del loro progetto. Un tentativo che sicuramente sarà stato costoso in termini economici e di tempo, ma che, secondo i soliti bene informati, sarebbe perfettamente riuscito, tanto da far sì che venisse pianificato un reveal del gioco per il prossimo E3. Salvo miracoli, non accadrà.

Una nuova IP, in un contesto come quello attuale, nel quale si susseguono seguiti su seguiti, sarebbe stata un sorso d'acqua fresca per molti giocatori, a maggior ragione perché proveniente da un team dalle indubbie qualità. Il creatore di Braid e The Witness, Jonathan Blow, ha detto la sua sulla vicenda, dando la colpa dei licenziamenti e della cancellazione del nuovo progetto a Mr. Business Suit, una perfetta immagine di un management che tiene conto solo del guadagno sicuro, generabile dall'ennesimo episodio di serie arcinote. Eppure, ha aggiunto Blow, anche di Call of Duty c'è stato un primo titolo, così come dello stesso God of War.

Forse non è più tempo per progetti coraggiosi, forse davvero dal punto di vista economico Sony non avrebbe potuto fare altrimenti, ed è anche vero che le cancellazione di titoli siano frequenti nell'industria videoludica, eppure facciamo fatica a capire come il licenziamento di 50 persone e la passata di spugna su un singolo progetto possano essere rilevanti nei bilanci di un'azienda così grande. Forse, lasciateci essere un po' demagoghi, sarebbe bastata parte dello stipendio di qualche Mr. Business Suit per portare a compimento il lavoro. Ma non tutti si chiamano Satoru Iwata.

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