La notizia della settimana - Il lancio di Xbox One
Il nostro commento sull'arrivo della nuova console Microsoft

22 novembre, il giorno in cui Xbox One è finalmente arrivata in Nordamerica ed in Europa. Mentre Sony con PlayStation 4 ha deciso di distanziare di quindici giorni le due uscite, Microsoft ha preferito una soluzione worldwide, uscendo una settimana più tardi negli USA ed in Canada ed andando ad anticipare la concorrente nel Vecchio Continente: una soluzione che probabilmente è stata dettata dalla volontà di tenere i riflettori accesi sulla nuova macchina per alcuni giorni, senza condividerli con la rivale. L'impressione però, guardando alla mole di materiale pubblicitario prodotto ed alla copertura riservata dai siti internazionali, è che il lancio della console Microsoft abbia generato un buzz minore rispetto a quello di PlayStation 4, alla quale già ora assegneremmo il primo round del match, in termini di rumore suscitato, in attesa dei dati di vendita. E in casa Sony manca ancora l'Europa all'appello.

Analizzando l'accoglienza che la critica ha riservato ai giochi più importanti della line up di lancio di Xbox One possiamo dire che le nostre previsioni si sono rivelate fondate. Erano soprattutto tre i titoli che destavano il maggior interesse, e nessuno di loro è stato capace di convincere senza riserve. Ryse ha confermato quanto si diceva da mesi, da quando venne mostrato allo scorso E3: un colpo d'occhio sensazionale, probabilmente il migliore tra tutti i titoli per console di nuova generazione, ma anche, e soprattutto, un sistema di gioco poco interessante, che gli è costato persino alcune insufficienze. Dead Rising 3 s'è dimostrato il degno seguito dei suoi predecessori, nel bene e nel male di un gameplay divertente ma poco vario, ed ha dovuto fare i conti con un impianto grafico che in ambito di frame rate lascia a desiderare. Forza Motorsport 5, forte di un sistema di guida ottimo e di una tecnica sopraffina, s'è mostrato debole dal punto di vista dell'offerta ludica, con poche auto e poche piste rispetto ai concorrenti, continuando persino a mostrare difetti francamente inspiegabili in un titolo che dovrebbe essere next gen, come l'assenza di condizioni atmosferiche variabili e della guida in notturna.
Dal punto di vista squisitamente ludico la console Microsoft sembra soffrire dello stesso problema della rivale, con titoli che non ne hanno saputo vendere bene l'immagine e la sostanza dal primissimo momento, mentre sembrano del tutto dimenticate le problematiche che ne hanno afflitto la storia: la retromarcia di Microsoft sulla questione usato, ad esempio, sembra quindi essere stata una ottima mossa, se non fosse stata effettuata probabilmente la questione sarebbe riesplosa con un potenziale distruttivo enorme proprio a ridosso del 22 novembre.In definitiva il lancio di Xbox One ha ancora una volta ribadito quanto andiamo dicendo da mesi, ovvero che nessuno è ancora veramente pronto per la nuova generazione: l'impressione è che a Redmond il problema sia ancora più sentito che a Tokyo, perché la qualita, solo discreta, della lineup di lancio delle due console è la stessa, ma qui si sente maggiormente la mancanza di una strategia comunicativa d'impatto, questione che si trascina da mesi e che evidentemente Microsoft non ha ancora risolto.