La notizia della settimana - Il progetto di Valve per il 2014
Alcune riflessioni sul piano dell'azienda statunitense per entrare nei salotti dei giocatori

Alla fine Valve ha svelato (parzialmente) le sue carte. Sono anni che si parla dell'ingresso dell'azienda americana nel settore dell'intrattenimento con un proprio hardware, ed alcuni mesi fa se ne aveva avuto una primo ufficialità, con l'annuncio che la proprietaria di Steam avrebbe realizzato una macchina che sfruttasse appieno ed espandesse le caratteristiche del servizio di distribuzione digitale più diffuso. In una settimana sono arrivati tre differenti annunci, che rendono evidente la volontà di entrare nei salotti dei giocatori, nel 2014. Alcuni punti del progetto sono ancora oscuri, ma sicuramente nei prossimi mesi questo verrà definito meglio.

Il punto interrogativo più grande è quello relativo a SteamOS, un nuovo sistema operativo basato su Linux che permetterà di utilizzare la libreria dei titoli in proprio possesso non solo su PC, ma anche sulla televisione, direttamente. SteamOS sarà sicuramente la mente dei dispositivi che Valve intende realizzare, denominati Steam Machine, ma da quanto fatto intendere dovrebbe esistere anche al di fuori del nuovo ambiente. Dobbiamo già preparare una partizione su nostri dischi fissi per installarlo? Vedremo. Quello che è certo è che, in un modo o nell'altro, potremo giocare su televisione tramite streaming da PC, e già ci viene un sospetto, ovvero che i tre meccanismi del progetto, SteamOS, Steam Machine e Steam Controller, potranno funzionare in maniera totalmente indipendente gli uni dagli altri. Giocare in soggiorno con Steam Controller ad un titolo passato in streaming da SteamOS, senza Steam Machine di mezzo? Ci sentiremmo di dire sì.
Riguardo l'hardware vero e proprio Valve ha confermato quanto accennato mesi fa, ovvero che non esisterà una Steam Machine, ma molteplici, configurabili sia dai produttori che dagli utenti. Probabilmente gli ultimi non avranno ampio margine di manovra, per questioni strettamente pratiche (quanto saranno grandi le nuove macchine? Certamente meno del case di un PC), a meno che i produttori, come NVIDIA, che con Valve ha da sempre ottimi rapporti, non inizino a realizzare versioni apposite di schede video e quant'altro. Fantastichiamo forse, ma tutte le ipotesi sulla carta vanno considerate: di certo, ci troveremo di fronte ad un ambiente aperto, l'opposto di quanto sperimentato finora con le console. L'altro pezzo d'hardware, Steam Controller, è stato invece mostrato totalmente, in quello che probabilmente è un prototipo, ma che già si fa notare per alcune innovazioni, su tutte i due trackpad, a sostituzione degli analogici, ed il sistema di vibrazione, così come per alcune bizzarrie, ovvero la disposizione dei tasti. Fin quando non lo avremo in mano, non potremo formulare un giudizio.Questione ultima, ma probabilmente la più importante: l'opportunità. Conviene a Valve infilarsi in un mercato che ha già tre forti attori al suo interno (Microsoft, Sony e Nintendo), che forse non ha poi così voglia e bisogno di nuovi dispositivi di gioco. Conviene realizzare un ibrido console/PC quando il giocatore medio ha già entrambi in casa? Si potrebbe obiettare che l'avvento delle Steam Machine potrebbe rallentare la tendenza al bisogno d'aggiornamento per chi gioca su PC, dettando standard tecnici che durino più a lungo (detto brevemente, senza dover comprare una scheda video ogni sei mesi), ma in realtà questo è già avvenuto da tempo. E poi, perché magari spendere soldi per aggiornare Steam Machine quando si potrebbe benissimo aggiornare il PC, enormemente più versatile? A tutti questi interrogativi Valve deve dare una risposta, per far capire quale sia davvero il suo progetto e convincere i possibili utenti della bontà della sua opera.