La notizia della settimana - Il vero Hiroshi Yamauchi

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Perché lo scomparso ex presidente di Nintendo è stata forse la figura più importante per l'industria videoludica

Hiroshi Yamauchi non è stato solo un grande, grandissimo uomo d'affari. Le sue sfuriate, il suo atteggiamento intransigente, persino la sua fisionomia, lo facevano apparire come un terribile vecchietto. Eppure, dietro quel volto, dietro quell'apparente conservatorismo, si celava un uomo estremamente intraprendente, un sognatore, non riconosciuto tale forse perché lontano dell'idea comune, romanticamente stereotipata.

Hiroshi Yamauchi è il motivo per il quale oggi esiste un'industria videoludica, la ragione per cui il castello non è crollato ai tempi della grande crisi americana, l'uomo che riempì il devastante vuoto successivo al 1983 con una console straordinaria per l'epoca, piena di titoli che creavano nuovi generi: NES. Nintendo produceva carte da gioco (non solo: aveva, per esempio, una compagnia di taxi ed una di love hotel), fu Yamauchi a decidere di svoltare verso l'intrattenimento elettronico e, soprattutto, a proseguire in quella direzione mentre nel deserto del New Mexico venivano seppellite migliaia di console e videogiochi. E c'è chi racconta sia stato poco coraggioso.

Hiroshi Yamauchi è stato l'uomo che si è fidato totalmente del genio di Gunpei Yokoi, l'uomo dietro Game Boy ed inventore del d-pad, che ha dato spazio e strumenti a Shigeru Miyamoto, papà di Mario e della serie The Legend of Zelda. Miyamoto aveva 23 anni al tempo. Ora, pensate, in una società come quella giapponese, 29 anni fa, cosa significasse credere in un ragazzo: ed ancora parliamo di Yamauchi come un conservatore?

Hiroshi Yamauchi non ha avuto paura di sbagliare, che non ha mai lasciato che il mercato decidesse la linea dell'azienda, spronando sempre i suoi dipendenti, sia che il risultato si rivelasse positivo che negativo. All'alba del lancio di GameCube e Game Boy Advance, scrisse una lettera agli azionisti Nintendo, nella quale affermava come l'obietto della compagnia, nel XXI secolo, sarebbe stato ancora quello di garantire nuove forme di divertimento e di innovare il modo in cui giocare: successivamente arrivarono Wii e Nintendo DS. Dov'è lo Yamauchi miope e tradizionalista del quale si è favoleggiato per anni?

Hiroshi Yamauchi è stato Nintendo. Dal 1949 al 2002 ha guidato la compagnia secondo la sua visione, e dal 2002 in poi è sempre sulle sue idee che la compagnia ha agito. L'industria dei videogiochi non ha avuto memoria per quest'uomo straordinario, proprio nel periodo in cui si sprecano fiumi di parole per personalità ben meno influenti ed importanti: ne avranno i giocatori, che non potranno mai dimenticare come sia stato colui grazie al quale tutto questo è stato possibile.

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