La notizia della settimana - Il grande inganno degli sconti
La notizia della settimana: perché abusare degli sconti porta al comprare e non giocare
Ora, venti anni fa i videogiochi costavano tanto, ed ora costano poco. Sbagliato, considerando cambio, costo della vita ed amenità varie costano anche di più, però c'è un espediente al quale ormai si può ricorrere con frequenza, che permette di avere nelle proprie mani molti titoli, a poco prezzo. E s'è scritto avere nelle proprie mani e non giocare per un motivo preciso. Stiamo parlando, ovviamente, del sacro sconto, quello che fa pagare un videogioco come una pizza al piatto e che fa aggiungere l'ennesimo gioco alla propria libreria. Che intanto sta lì, poi prima o poi lo si gioca.

E invece no. Capita che Ars Technica, con una piccola indagine condotta sui dati di Steam, sveli quello che in realtà già sapevamo, porti all'attenzione una questione, un comportamento, che molti di noi rifiutano di riconoscere, perché se l'amore della propria vita compra l'ennesimo paio di scarpe in quanto scontate del 50%, e per questo la si deride o si predica, non si può fare lo stesso quando si abbocca, sì, si abbocca, al decimo grande sconto nel giro di un mese. Molti di quei giochi, ce l'ha ricordato Ars Technica, a mo' di scappellotto dietro il coppino, non li giocheremo. Mai. Il 40% circa, quasi la metà.
Si compra più di quello che si riesce a giocare, magari si arriva persino a spendere nello stesso arco di tempo somme superiori rispetto a quelle che una volta si spendevano per i singoli giochi, e si perde un po' la cognizione del valore di quanto si è acquistato. Inutile negarlo, se si è pagato un gioco 4,99€, qualora si dovesse incorrere in aspetti del gameplay inizialmente poco convincenti o in altre problematiche in realtà da poco, si è più portati ad abbandonarlo, rispetto alla possibilità di averlo pagato 49€. Magari ci si perde un capolavoro, ma lo si abbandona. Peggio ancora: l'acquistare, e di conseguenza giocare, più titoli, magari contemporaneamente, annacqua molto la forza dell'esperienza che si ricava da ognuno di essi. Quando ci si dedica ad uno, al massimo due titoli, si riesce a coglierne di più ogni singolo aspetto, ad appassionarsi di più alla produzione.Fatevi dare un consiglio da chi, per lavoro, è costretto a fare i salti mortali da un gioco all'altro, in pochissimo tempo. Quando acquistate un gioco dedicategli del bel tempo, godetevelo fino in fondo, e non vi abbandonate al richiamo di offerte che tanto, più prima che poi, ritorneranno. Spolpatelo, lasciatelo solo quando sarete convinti di non avere più niente da chiedergli, e vi renderete conto che il vostro rapporto con i videogiochi migliorerà, tanto.